Quella strada non s’ha da fare!

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La Briganteo
La Briganteo,”ostruita” da diversi anni

Con delibera n. 54 del 13/09/2013, la G.C. conferisce incarico al Responsabile del Servizio Tecnico del Comune di espletare i servizi di ingegneria per la realizzazione dei lavori di completamento della strada c.d. “Briganteo”, con possibilità di finanziamento mediante accesso al fondo istituito nello stato di previsione del MIT finalizzato all’attuazione del primo programma “6.000 Campanili” (art. 18, commi 1 e 9 del D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modificazioni nella L. 9 agosto 2013, n. 98). I componenti della scrivente associazione non fanno in tempo a manifestare soddisfazione e apprezzamento per la giusta (finalmente una!) scelta dell’Amministrazione che, a raffreddarne gli entusiasmi, interviene la delibera di G.C. n. 69 del 22/10/2013 con la quale si “revoca” il precedente incarico con la generica motivazione che “… dall’esame del progetto preliminare, prodotto dal Responsabile del Servizio Tecnico, emerge che lo stato di avanzamento delle attività procedurali propedeutiche alla realizzazione dell’intervento non consente di rispettare l’impegno di procedere alla pubblicazione del bando di gara entro il 28/02/2014” e , pertanto, “è necessario optare per la realizzazione di un altro intervento”. Dal verbale della delibera di C.C. n. 29 del 4 novembre u.s., apprendiamo che l’impedimento risiede nella impossibilità di venire in possesso in tempi congrui di pareri, da parte di organismi esterni, indispensabili ai fini della presentazione dell’istanza”. Secondo noi si tratta di una fandonia, dell’ennesima “truffa” ai danni dei drapiesi del capoluogo: dalla data di pubblicazione della legge di conversione del decreto (G.U. n. 194, Serie Generale, del 20 agosto 2013), c’era – avvalendosi dell’ausilio della telematica – lo spazio per effettuare almeno il tentativo di indire una conferenza di servizi finalizzata all’acquisizione di tutti gli atti di assenso delle amministrazioni terze interessate; assensi che, secondo il progetto preliminare redatto nel 2006 dal professionista che successivamente è stato chiamato dall’Amministrazione a ricoprire il ruolo di Responsabile del Servizio Tecnico (incarico che tuttora svolge), sono soltanto tre: Comune di Tropea (con il quale era già stato siglato un protocollo d’intesa preliminare), Provincia di Vibo Valentia ed Autorità di Bacino della Regione Calabria. E a proposito del progetto preliminare già redatto, occorre anche segnalare che ai fini dell’accesso al finanziamento non è previsto un livello minimo di progettazione; ma se anche fosse stata necessaria l’approvazione del definitivo, l’Amministrazione ha dimostrato più di una volta (per le opere cui veramente teneva) di saper essere velocissima! Per questa ragione noi riteniamo che qualcuno ha deciso che quella strada non debba essere realizzata (nell’incontro con i cittadini tenutosi a Drapia il 04/09/2012, il Sindaco la definì “uno scempio ambientale” per il quale sarebbero occorsi alcuni milioni di euro; e nulla ebbe da eccepire in proposito l’Assessore ai LL.PP., che a Drapia è nato e vi abita); addirittura che non bisogna nemmeno accettare il rischio che ciò possa avvenire nella remota (e questo non per colpa dell’Amministrazione, ma dell’insensato criterio di selezione delle domande), ma comunque possibile, ipotesi che il finanziamento venisse concesso.

Tuttavia, ribadiamo, questa è solo una nostra opinione; può darsi che le cose sotto l’aspetto della tempistica stiano come riferito dall’Amministrazione. Allora, se ciononostante abbiamo parlato di “truffa” nei confronti dei “Drapioti” è perché ci sfugge la ratio sottesa alla decisa virata circa l’obiettivo da perseguire: d’un colpo vengono meno tutte le (ottime) ragioni poste a fondamento della scelta originaria (evitare l’isolamento fisico di Drapia capoluogo) trasfuse nella richiamata delibera giuntale n. 54, tra le quali primaria importanza riveste la considerazione che “su tale strada [S.P. 18 – n.d.a.] una corsia, nei pressi della sede Municipale, è attualmente chiusa al traffico sia veicolare che pedonale, per il pericolo del rischio idrogeologico dovuto alla caduta massi e frane, e di conseguenza la rimanente corsia viene interessata da transito alternato” (in realtà, dal 5 gennaio 2011, l’intera carreggiata è ufficialmente chiusa al transito!). L’interrogativo che ci poniamo in proposito è il seguente: se davvero non c’erano i tempi tecnici per il completamento della documentazione relativa all’intervento sulla “Briganteo”, perché non si è indirizzata la richiesta di contributo per tentare di finanziare i lavori per la messa in sicurezza dei versanti nei pressi del ponte sul torrente Burmaria (da anni si blatera circa un fantomatico finanziamento di 700.000 euro) – visto che il programma triennale dei LL.PP. 2012-2014 ne prevedeva la realizzazione entro il IV trim. del 2012 – e si è invece rivolta l’attenzione verso il Castello di Caria (con annessa chiesetta)? Sia ben chiaro che non si tratta di una questione di campanile, ma di priorità negli interventi; noi vorremmo vedere già da domani il Castello offerto alla fruizione dei cittadini, ma ci sono cose più importanti!

                                                                                   Associazione culturale DRAPIA IN EUROPA

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One Reply to “Quella strada non s’ha da fare!”

  1. Avrei bisogno di un indirizzo mail del comune di Drapia.
    E’ possibile averlo nel più breve tempo possibile ?
    Grazie per le vostre veritiere denunce
    un cordiale saluto
    una vostra lettrice
    Laura Ceccarelli

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