Vi ripropongo un articolo che avevo scritto nel gennaio 2011, quindi quasi tre anni fa, per Il Quotidiano della Calabria, pezzo in cui parlavo di un crollo verificatosi nei pressi del monumento più antico di Brattirò, la cosiddetta Funtana Vecchia.
Da allora -naturalmente- nulla è cambiato, se non in peggio…uno dei simboli del paese viene lasciato letteralmente marcire nel silenzio più assoluto…
E’ crollata, nella notte tra sabato e domenica, parte del monumento più antico della frazione Brattirò: la cosiddetta “Funtana Vecchia”. Il cedimento, con ogni probabilità dovuto alla pioggia dei giorni scorsi che ha amplificato il rischio di frana già esistente, per fortuna, non ha colpito la sezione più importante del sito, quella cioè dove vi è la sorgente vera e propria. Lo smottamento ha quindi interessato solo quella che in dialetto viene chiamata “gebbia” (in pratica, il lavatoio).
Sul posto domenica mattina sono accorsi gli amministratori drapiesi ed è stato immediatamente chiamato un mezzo per sgomberare il sito dal fango venuto giù.
E’ questo, dicevamo, il luogo più antico di Brattirò (almeno della zona dove oggi sorge l’agglomerato abitativo, escluse le campagne rientranti nell’ambito del medesimo paese). Esso si trova in fondo al villaggio, all’uscita del centro abitato, all’imbocco della strada che porta a Spilinga.
Fino a 40-50 anni fa la fontana veniva ancora utilizzata dai brattiroesi che qui si recavano per diverse-molte vitali- necessità.
Secondo alcune ricerche effettuate dal prof. Franco Rombolà, brattiroese scomparso non molti anni fa, primario presso l’ospedale Annunziata di Cosenza, appassionato di storia e amante del suo paese, tale fontana assieme ad altre disseminate sul territorio risale all’epoca romana, se non addirittura prima.
Nel trattare di queste opere di ingegneria idraulica, il compianto docente scomparso dieci anni fa in un suo scritto ha aggiunto: “Ancora oggi queste fonti forniscono dell’ottima acqua e indicano quanto la presenza romana sul nostro territorio fosse numerosa e laboriosa. Speriamo che queste opere siano oggetto di studio e di restauro prima che lo stato di abbandono in cui ultimamente versano le faccia perdere definitivamente”.
Visto quanto successo, non si può certo dire che le istituzioni e la comunità, almeno finora, abbiano dato seguito alla sua segnalazione.
MarioVallone
Le risorse previste nel bilancio di previsione 2011, da coprire con oneri di urbanizzazione, sono sparite nei bilanci e negli assestamenti 2012 e 2013.
Per gli amministratori, da cui mi sono da tempo dissociato, investire sul patrimonio storico culturale del paese di Brattirò significa costruire una specie di piazzola d’attesa per autobus o treni in uno spazio limitato da ulivi, vigneti, canneti e querce….il trionfo della pacchianità!