Lettera aperta alla comunità di San Costantino di Briatico
PRESEPE AVVILENTE PER i ragazzi dell’ELEUTHERIA
Il presepe vivente…quale miglior evento per vivere e far vivere la magia del Natale? Con questo spirito e con un po’ di sana incoscienza che caratterizza l’azione di una giovane associazione, Eleutheria, nel 2009, decise che era arrivato il momento di far rivivere, a tutta la Comunità di San Costantino, la magia del Presepe Vivente. L’idea di riproporre questo evento era da visionari per lo stato di abbandono in cui versavano i luoghi, su tutti la località “Ammu”. Eleutherìa con spirito partecipativo volle invitare alla prima riunione tutta la Comunità di San Costantino e nell’occasione non mancarono commenti del tipo “è impossibile, non si può fare i luoghi sono una discarica a cielo aperto”. In effetti quei luoghi che conservano una magica atmosfera si erano trasformati in discarica. Ma Eleutheria era mossa da una forza più grande: la convinzione che ricordare una comunità semplice ma con grandi valori come quella dei propri antenati, riproporre le loro scene di vita e di lavoro quotidiano, potesse far riscoprire, a tutta la Comunità di San Costantino, delle sensazioni piacevoli fatte di voglia di stare insieme…di condivisione. Il risultato per noi é stato grandioso, quasi inaspettato: un Paese in festa e coeso per il Presepe Vivente! Quale miglior spirito natalizio di questo?
Per anni, proprio questo ha spinto Eleutheria a continuare. Il per anni lo sottolineano perché, oggi, le cose sono cambiate e noi non possiamo tacere di fronte a chi ha voluto che diventassimo ospiti in casa nostra, di fronte a chi ci ha ignorato come Associazione e soprattutto come persone, quasi come se non fossimo mai esistiti.
Come se l’impegno di questi 5 anni non fosse da tenere in considerazione, come se il Presepe non fosse un’iniziativa alla quale Eleutherìa potesse dare il suo contributo con pari dignità degli anni precedenti.
Soprattutto non si dica che Eleutheria non esiste perché Eleutherìa esiste e, di fronte ad una taleingiustizia, vuole fare rumore.
Soprattutto non si facciano illazioni sulla gestione economica perché per noi il Presepe Vivente era un evento di tutti e proprio per questo ad ogni edizione il resoconto economico veniva condiviso con la tutta la Comunità e il residuo utilizzato esclusivamente per le edizioni successive.
Ma soprattutto non si dica che Eleutherìa abbia deciso di non impegnarsi e che voglia dividere perché aldilà di tutto, quello che a noi dispiace è che sia stato tradito quello spirito di collaborazione e coesione che il Presepe rappresentava.
Il risultato finale, per voi, sarà senz’altro dei migliori dal punto di vista scenico, visto il lavoro degli anni precedenti, ma essere riusciti nell’impresa di sgretolare l’atmosfera magica che vedeva tutto il Paese unito in festa ci fa pensare che più che un Presepe Vivente quest’anno sarà un Presepe Avvilente almeno per noi…delusi, avviliti e rammaricati per essere stati messi, ingiustamente, alla porta.
Associazione Eleutherìa
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