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Un obbligo morale per le istituzioni calabresi

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Salvare gli scavi di Jure Vetere è un obbligo morale per le istituzioni calabresi. Non possiamo assistere indifferenti al degrado dei resti del Protocenobio di Gioacchino da Fiore, nei pressi di San Giovanni in Fiore.

Si tratta di un sito medioevale di grandissimo valore storico e culturale. E’ qui, in un angolo suggestivo e spettacolare della Sila, che Gioacchino decise di avviare la costituzione del suo Ordine Monastico e la costruzione del Protocenobio i cui resti soltanto 10 anni fa vennero alla luce, dopo anni di ricerche.

Ma da allora tutto è fermo, tutto è avvolto nell’indifferenza. Da quel sito partì la straordinaria avventura nella chiesa di Gioacchino da Fiore e del suo ordine monastico, i Florensi.

Fu lo stesso Gioacchino a cercare un sito adatto al suo progetto spirituale, attraversando l’intero altopiano, allora piuttosto aspro e isolato. Ed è a Jure Vetere che decise di fermarsi ed è in quel posto meraviglioso che rimase alcuni anni della sua vita.

Ora quel sito è a forte rischio degrado.

Gli scavi sono stati abbandonati alle intemperie.

Per questo ritengono giusta e opportuna l’iniziativa di ‘Parola di vita’, periodico della Curia Arcivescovile di Cosenza Il suo appello alle istituzioni merita tutto l’appoggio possibile.

Intervenga Regione e Governo.

On. Franco LARATTA
Già deputato
Membro del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti

I resti della prima abbazia florense

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