Nella città napitina si sono dati appuntamento circa 160 tra dirigenti e funzionari delle amministrazioni locali calabresi, per approfondire l’esperienza dell’Ente guidato dal sindaco Gianluca Callipo.
Il seminario, dalla forte valenza formativa, è stato organizzato da Ardel, la principale associazione nazionale che riunisce i responsabili degli uffici finanziari pubblici. Ieri, dalle 9 alle 14, nel museo della Tonnara, esperti e tecnici si sono dati il cambio al tavolo dei relatori per studiare le tecniche contabili utilizzate da Pizzo, nel solco della normativa nazionale che dal 2015 renderà obbligatoria per tutti gli enti locali l’adozione delle nuove regole, in base alle quali i bilanci potranno essere soltanto “di cassa”, cioè basati su entrate certe e non soltanto presunte. Uno schema che il Comune napitino ha già adottato, insieme agli altri 67 enti locali italiani che hanno aderito alla sperimentazione ministeriale iniziata circa 2 anni fa.
Pizzo, dunque, ha voltato pagina con largo anticipo rispetto alla totalità delle Amministrazioni locali calabresi, e la sua è divenuta per gli altri enti una best practice da seguire al fine di attrezzarsi per tempo alle nuove regole. Questo il senso dell’incontro di ieri, che ha offerto numerosi spunti di riflessione, non soltanto tecnici.
«La nostra è stata una scelta che ha richiesto molto coraggio e volontà di innovazione – ha affermato il sindaco Callipo in apertura dei lavori -, perché è molto più facile raggiungere il pareggio di bilancio ipotizzando entrate che poi, nella realtà dei fatti, non ci saranno. Aderendo a questa sperimentazione, quindi, abbiamo avuto modo di mettere in pratica i principi che sin dall’inizio del nostro mandato hanno ispirato la nostra azione amministrativa, cioè basare l’attività del Comune su conti trasparenti e veritieri».
Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario comunale Domenico Scuglia, tra i promotori del seminario di oggi e principale interlocutore del sindaco in materia di bilancio. «Negli ultimi anni il sistema delle finanze locali in Italia è letteralmente impazzito a causa dell’enorme numero di anomalie contabili determinate da poste assolutamente inesistenti – ha detto Scuglia -. Questa situazione ha causato un aumento esponenziale degli enti in dissesto o comunque avviati verso il default. L’armonizzazione contabile ha quindi rappresentato una sfida che abbiamo voluto accettare per intervenire subito in maniera radicale e mettere in sicurezza i nostri conti». Scuglia, inoltre, ha consigliato ai dirigenti pubblici presenti di non attendere la scadenza del 2015, «ma di cominciare subito a sperimentare la nuova metodologia contabile». «Certo – ha concluso – non è facile, e anche noi, a un certo punto, ci siamo chiesti se valesse la pena continuare (alla fine del 2012, gli enti coinvolti potevano scegliere di uscire dal programma sperimentale, ndr), ma insieme al sindaco abbiamo deciso di andare avanti e oggi siamo orgogliosi dei risultati raggiunti».
L’attenzione dei tecnici è stata poi catalizzata dalla relazione del vice prefetto del Ministero dell’Interno, Francesco Zito, che ha illustrato nel dettaglio gli esiti della sperimentazione ed ha affrontato con la platea gli aspetti più squisitamente tecnici legati alle nuove regole. In particolare, Zito non ha nascosto le difficoltà che la stragrande maggioranza degli Enti locali incontra nel far quadrare i conti e non ha escluso che la scadenza del 2015 possa essere ulteriormente prorogata (inizialmente il termine ultimo era fissato al 2014), ma indietro comunque non si tornerà, perché occorre adeguarsi al contesto europeo e perché bisogna rendere i bilanci veritieri per non far gravare nuovi debiti sulle generazioni future.
L’esperienza del Comune napitino è stata poi illustrata tecnicamente dalla responsabile del settore finanziario, Maria Lucia Nirta, mentre Massimo Cunto, responsabile per il Mezzogiorno della Cassa depositi e prestiti, ha affrontato il tema della liquidità concessa agli Enti locali, focalizzando il ruolo della Cdp e spiegando le modalità di accesso al credito, alla luce delle nuove procedure che ormai vengono svolte rigorosamente online.
A moderare il lavori è stato il presidente di Ardel Calabria, Giuseppe Curciarello, che ha esaltato l’esempio offerto dal Comune di Pizzo, sottolineando come la città napitina rappresenti oggi un punto di riferimento nel settore delle finanze locali.
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