Con il rettore erano presenti anche il Prorettore, prof. Guerino D’Ignazio, il presidente del Consiglio degli studenti, Antonio Di Tursi, e il rappresentante in Senato accademico della componente studentesca Antonio Alessio.
Il rettore Crisci, così come aveva già fatto nell’immediatezza dell’accaduto, ha duramente stigmatizzato l’episodio e confermato al giovane Nimubona i sentimenti di vicinanza e di affetto da parte di tutta la comunità universitaria.
<Si tratta – ha detto tra l’altro il rettore – di fatti inqualificabili, che nulla hanno a che fare con la consolidata tradizione improntata al rispetto reciproco e alla pacifica convivenza propria dell’Ateneo, di cui gli studenti mostrano di essere quotidianamente convinti e motivati interpreti. Quanto è successo – ha assicurato Crisci ai presenti – pone ancor più di quanto già non fosse in cima ai miei impegni il problema della sicurezza nel Campus, che intendo affrontare con determinazione e concretezza>.
Il rettore Crisci ha confermato anche la volontà di proporre al più presto un attento esame della situazione alle autorità del territorio competenti in materia:<E’ un tema che ho già avuto modo di affrontare informalmente con il Prefetto di Cosenza – ha affermato – ma credo sia opportuno un momento di discussione allargato alle Forze dell’Ordine, che mi auguro possa svolgersi al più presto>.
La presenza all’incontro con il dott. Nimubona anche del Prorettore D’Ignazio e degli studenti De Tursi e Alessio ha favorito un confronto più complessivo sulla vivibilità del Campus. <Servono controlli più accurati agli ingressi del centro residenziale e un migliore funzionamento del sistema di controllo delle telecamere – ha detto De Tursi – ma è necessario anche impedire che continuino ad essere organizzate iniziative non autorizzate, come avviene ogni settimana nell’area del Polifunzionale>.
Gli ha fatto eco il rappresentante in Senato degli studenti Antonio Alessio:<Concordo con il Rettore Crisci che sempre più nel Campus deve affermarsi il rispetto assoluto delle regole e di comportamenti conformi alla legge. Non possiamo pensare, da un lato, di chiedere maggiore attenzione e impegno sul fronte della sicurezza e della legalità e, dall’altro, lasciare che nella nostra Università rimangano in piedi situazioni non in linea con queste indifferibili condizioni>.
Nella tarda mattinata, intanto, il rettore Crisci ha incontrato il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Rende, Capitano Luigi Miele, e il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Rende, Maresciallo Maurizio Mazziotti, con i quali si è intrattenuto sull’episodio accaduto nei giorni scorsi e sulle misure più idonee per fronteggiare complessivamente il problema della sicurezza nel Campus.
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