Di seguito al nota dell’On. Francesco Bevilacqua, Preesidente del Coordinamento regionale di Fratelli d’Italia, in merito alle Case della Salute.
Sessantasette milioni e quattrocentomila Euro, a tanto ammonta l’investimento complessivo a valere sul Programma ordinario convergenza (Poc), che promette di accelerare la riconversione degli ospedali nella nostra Regione e che ha già stanziato ventiquattro milioni per le prime tre strutture: Chiaravalle, Siderno e San Marco Argentano.
Un servizio polivalente quindi, che garantirà l’assistenza medica ai cittadini con un costo decisamente contenuto rispetto ai posti letto ospedalieri e che, al contempo, consentirà il riutilizzo delle strutture riconvertite.
Inizia dunque dagli investimenti sul territorio la nuova fase della sanità calabrese promessa dal Governatore Giuseppe Scopelliti, che prevede Case della Salute, avviate ancora in via sperimentale, in grado di erogare non solo l’insieme di cure primarie, ma anche di garantire la continuità d’assistenza e le attività di prevenzione, “strutture modello” quindi che, in stretta collaborazione con i medici di famiglia, tuteleranno la salute dei cittadini, o almeno di gran parte di essi, dato che alle prime tre Case della Salute seguiranno quelle di Scilla, Mesoraca, Cariati, Praia a Mare e Trebisacce, dimenticando quindi per l’ennesima volta, o almeno così pare, la Provincia di Vibo Valentia.
Un territorio con gravi difficoltà di collegamento, quello vibonese, che resta ancora una nuovamente indietro. Le case della salute, che dovrebbero rappresentare il filtro tra territorio ed ospedale, “coinvolgendo i cittadini in una vera rivoluzione culturale”, come ha voluto sottolineare Mario Magno, Consigliere Regionale delegato al Settore, avranno anche il compito di evitare gli intasamenti di ospedali hub e spoke e, proprio per questa ragione la necessità di strutture simili sul territorio vibonese sarebbe stata ancora più urgente.
Siamo soddisfatti quindi per il passo avanti della sanità calabrese, ma ancora una volta delusi dal criterio di “disseminazione” di finanziamenti e strutture che oggi, con l’ennesimo annuncio, salta, guarda caso ancora una volta, la nostra provincia con l’ormai consueto accomodante silenzio degli Amministratori locali Regionali.