Inaugurato il Museo di Mongiana

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L'ingresso del polo siderurgico di Mongiana
L’ingresso del polo siderurgico di Mongiana

Inaugurato stamane a Mongiana, in provincia di Vibo Valentia, il Museo delle Reali Ferriere Borboniche alla presenza del Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti.
Grazie ad un finanziamento regionale è stato possibile il recupero dell’antica fabbrica siderurgica all’interno della quale è stata ricavata un’area espositiva in cui si raccontano gli oltre 100 anni di storia del polo siderurgico unico nel suo genere in tutto il Mezzogiorno d’Italia.

Il museo ospita, inoltre, le teche in cui sono custodite le armi forgiate dalle fonderie delle stesse Ferriere di Mongiana che facevano parte di un triangolo industriale assieme alle miniere di Pazzano e l’area della Ferdinandea.

Alla manifestazione, realizzata dalla Fondazione “Napoli Novantanove” nell’ambito delle iniziative “Napoli e la Calabria attraverso i secoli” promosse dalle Regioni Calabria e Campania, erano presenti anche l’assessore alla Cultura Mario Caligiuri, l’assessore alle Politiche sociali Nazareno Salerno, il consigliere regionale Alfonsino Grillo, il progettista Gennaro Matacena, il presidente della Fondazione ”Napolinovantanove” Mirella Barracco e del direttore della soprintendenza regionale ai Beni culturali Francesco Prosperetti.

“Questo polo siderurgico – ha dichiarato il Presidente Scopelliti – è la dimostrazione di un Sud produttivo, all’avanguardia che aveva costruito anche una sua filiera, insieme a Mongiana c’erano infatti altre significative realtà limitrofe, e che testimonia l’importanza che i Borboni riservavano a questo territorio. In quest’area, intorno al 1850, lavoravano oltre 2000 persone, considerando anche l’indotto ma poi, con l’Unità d’Italia, si decise di spostare altrove questo tipo di investimenti.
Dal 1975 erano partiti i lavori di restauro delle Ferriere che questa amministrazione regionale ha inteso concretizzare e portare a compimento nell’ambito di una più ampia strategia di recupero messa in campo per valorizzare e rendere fruibili questo ed altri punti di eccellenza che costituiscono un autentico patrimonio della Calabria. E’ molto utile conoscere quella che è stata la risorsa principale di questo territorio– conclude il Governatore Scopelliti – per avere ancora più chiaro il lavoro da fare per dare prospettive di sviluppo alla nostra regione”
“Dopo 140 anni e altri 38 di lavoro, questa bellissima realtà, quest’opera d’arte perché tale è, torna a rivivere. Non un’operazione nostalgica ma una bella pagina di storia per riappropriarsi della memoria – ha affermato l’assessore alla Cultura Caligiuri – c’è da riflettere e interrogarsi sul fatto che alla fine dell’Ottocento la Calabria venisse considerata una regione industriale mentre dopo ciò non è accaduto. Anche quello di oggi qui è un segno del cambiamento del solco profondo che stiamo tracciando come Regione. La Calabria attraverso la scuola e la cultura sta mutando in profondità e, in tal senso, la Regione sta operando con una visione organica dello sviluppo che non può prescindere dal recupero e dal rilancio del patrimonio storico, artistico e culturale”.

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