“Egli andava quasi ogni giorno a visitarli in mezzo ai lavori, nelle botteghe e nelle fabbriche, e quivi rivolgeva una parola ad uno, una domanda ad un altro, dava un segno di benevolenza a questo, faceva un regalo a quello, e tutti lasciava con una gioia indicibile. – Finalmente abbiamo chi si prende cura di noi! – esclamavano quei poveri giovanetti”. (MB II, 94)E la storia per fortuna si ripete. Come per la storia di salvezza. E si ripete lo stesso metodo. Lui viene a noi e non noi da Lui. Così ha imparato don Bosco. Era lui che si scomodava, usciva per le strade, usciva raggiungendo i posti di lavoro, i luoghi d’incontro, le case dei ragazzi e diventava un’esperienza che rinnovava il cuore. Così ancora oggi don Bosco verrà da noi. Verrà nelle nostre realtà, in alcune cattedrali e chiese principali delle nostre città, in alcune case salesiane sparse su tutto il territorio nazionale. Verrà e sarà lui a prepararci al suo compleanno. Ci preparerà re-insegnandoci l’identità salesiana: la passione per Dio che lo ha portato ad essere appassionato dei giovani, dei ragazzi, dei più poveri. Verrà – e come ha fatto per le strade di Torino, per le strade d’Italia sino al 1888 – verrà e ci chiamerà ad uscire dalle nostre cose, dalle nostre piccole misure, dalle nostre sicurezze per entrare come protagonisti nel grande e inesauribile sogno di Dio. Un sogno che non lascia tranquilli i santi, che li accende, che li rende presenti ovunque: che TUTTI siano salvi, o come diceva “felici nel tempo e nell’eternità”. Ecco come sarà questo suo viaggio. Un autentico incontro: che conduce a Dio, nei momenti comunitari di preghiera normalmente proposti per fasce d’età che chiama a un dono rinnovato e totale nella interpellanza di stampo vocazionale, che pone domande sulla dinamica educativa in sinergia con il cammino della Chiesa italiana che in questo decennio investe ogni risorsa per rispondere all’«emergenza educativa». Troppi ragazzi sono allo sbando. Troppi ragazzi nell’ozio della ricerca del senso della loro vita. Troppi ragazzi sono soli e senza la compagnia di Dio. E per questo don Bosco si muove. Per incontrare noi e rinnovarci nel dono a loro. Per chiamare altri in “quel campo dove lavorare”.
(dal Bollettino Salesiano settembre 2013)
Tutto pronto, a Vibo Valentia, per l’arrivo dell’urna con le reliquie di don Bosco. La comunità Salesiana ha stilato un apposito programma per questo importante appuntamento che vedrà a Vibo la peregrinazione delle reliquie di don Bosco in preparazione al Bicentenario della nascita del Santo. L’urna, proveniente dalla comunità salesiana di Corigliano Calabro, giungerà a Vibo attorno alle ore 9:30 di martedì 8 ottobre e come prima tappa farà visita al penitenziario di Vibo Valentia, dove verrà celebrata la santa messa con i detenuti. Don Bosco dunque, farà visita alle carceri così la storia si ripeterà. Proprio tra le carceri di Torino, il giovane don Giovanni Bosco, vedendo tanti giovani rinchiusi e abbandonati a se stessi, senza speranza e prospettive per il futuro, decise di impegnarsi per la salvezza della gioventù.
Dopo la visita e la celebrazione presso il penitenziario, l’urna arriverà in città accolta in Piazza Santa Maria del Soccorso nella chiesa dedicata a Maria, a Colei che, a nove anni, in un famoso sogno mostrò al piccolo Giovannino “il campo su cui doveva lavorare”. Un sogno incomprensibile per un bambino di nove anni ma che divenne pienamente comprensibile alla fine della vita terrena del Santo diventando meravigliosa realtà. E’ stata Maria (come lo stesso don Bosco amava sempre ricordare e che amava invocare come Ausiliatrice) che ha guidato in tutto e per tutto l’opera Salesiana.
Alle ore 12:00 l’incontro con i bambini ed i ragazzi delle scuole elementari e medie della Città. Nel primo pomeriggio il pellegrinaggio di gruppi parrocchiali, associazioni, movimenti giovanili, per riflettere e pregare davanti all’urna del Santo dei Giovani. Alle 17:00, è in programma una veglia di preghiera animata dalla famiglia Salesiana, congregazione fondata dal Santo per continuare la sua “missione” perché – come diceva il santo- ” essi sono nella Chiesa segni e portatori dell’amore di Dio ai giovani specie ai più poveri”.
Alle 19:00 nella chiesa di Santa Maria del Soccorso, la solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da don Pasquale Cristiani, Ispettore dei Salesiani dell’Italia meridionale. Subito dopo la solenne Concelebrazione l’urna di don Bosco, verrà accompagnata con una fiaccolata presso l’Oratorio Centro giovanile salesiano dove rimarrà esposta alla venerazione dei fedeli. Alle ore 21:00, una veglia di preghiera con i giovani della città e di tutta la Diocesi di Mileto Nicotera Tropea.
Un appuntamento importante per tutti coloro che sono legati alla figura del Santo Piemontese che, per amore di Cristo, guidato da Maria, ha dedicato l’intera sua esistenza alla gioventù.
Appuntamento dunque a Vibo Valentia, Lui ci aspetta, DON BOSCO E’ QUI!
Francesco Pugliese
Ecco il programma delle celebrazioni:
