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“A una fanciulla che danza nel vento”

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William Butler Yeats è il poeta più importante e più conosciuto d’Irlanda. A una fanciulla che danza nel vento ha voluto elargire il suo omaggio in versi. Forse a una fanciulla sconosciuta, forse a una fanciulla della quale non si conosce neanche il nome. Ella danza sulla riva del mare in tempesta e non si cura del vento o del ruggito terribile delle onde. E’ persa nella danza. Così il suo essere tutto si scioglie e si trasforma: i suoi capelli, il suo volto, il suo sorriso o il suo pianto. La danza è vita. La danza è preghiera. La danza è sacralità ancestrale. La danza è libertà ludica che esprime il gioco  enigmatico della vita. Perchè dovrebbe ella temere il vento terribile che si infrange urlando sulle alte scogliere dell’ Irlanda? Perchè dovrebbe impaurirla o turbarla tutto quello che nella vita fa male o crea illusione d’ amore e di conquista? La sua giovane età sembra renderla immune da ogni dolore e da ogni bruttezza. Ma infine rimane la danza a salvarla e a preservarla da quel che il futuro può riservarle con la sua incognita e la sua ombra fatale. Nella danza ella resterà per sempre fanciulla. Danzando distruggerà il potere del tempo su di sè, ed il vento l’ avvolgerà portandola lontano e sottraendola a qualsivoglia minaccia di sventura.

Francesca  Rita  Rombolà

A UNA FANCIULLA CHE DANZA NEL VENTO

Danza laggiù sulla riva;

Perchè ti dovresti curare

Del vento o del ruggito delle acque?

Libera i tuoi capelli

Umidi di salsedine;

Sei troppo giovane per aver conosciuto

Il trionfo dello sciocco, o l’ amore

Perduto non appena conquistato,

O la morte del miglior lavoratore

Mentre tutti i covoni

Sono rimasti ancora da legare.

Perchè dunque dovresti temere

Il mostruoso gridare del vento?

 

William  Butler  Yeats

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