Un museo all’aperto a Polia

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Lo svelamento
Lo svelamento

A Polia nei giorni scorsi si è svolta una cerimonia sobria, inserita nella cornice dei solenni festeggiamenti in onore della Vergine Santa di Loreto, che ha previsto lo svelamento della statua in ferro realizzata, su impulso dell’Amministrazione comunale, dall’artista monterossino Antonio Salvatore Maio, dal titolo “Sotto pressione”.

Quest’ultima “illustra” la forza dell’uomo, sulla sinistra, rappresentata da un’estensione alla ricerca della potenza ultraterrena, esaltata da un’ immagine umana protesa all’infinito, alla ricerca di Dio. Al centro un omaggio alla nostra terra, alla memoria contadina, dove un tempo più che adesso, era fiorente la produzione e la commercializzazione dell’olio d’oliva, nella riproduzione di un torchio, rievocativo della magia del frantoio, locale in cui si svolgevano le fasi di molitura e l’estrazione, rispettivamente con la molazza e la pressa, rappresentata con i fiscoli in fila su un asse centrale, a ricordo di un’epoca passata – in Polia ne esistevano ben 12 – ma che rivive nell’immaginario collettivo attraverso caldi racconti dei nostri genitori.

Il tutto inserito in un ambiente appena pavimentato e dotato di nuova illuminazione per volere dell’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia e dell’allora Presidente ing. Francesco De Nisi, con i lavori realizzati dall’impresa edil Teti di Vito Teti.

Un’opera che esalta il vigore umano, la grande forza interiore dell’individuo che, anche trovandosi sotto pressione, agisce come spinto da una decisa tensione emotiva che lo porta ad affrontare con maggiore determinazione le numerose sfide che la vita gli presenta.

Emerge con prorompenza tutta la forza dell’antico metallo, in un lavoro che dà alla materia quel soffio di vitalità che solo i veri artisti riescono ad infondere attraverso una dinamicità aperta all’ambiente urbano e naturale, ed una coscienza creativa capace di conciliare la freddezza storica della materia informe con il calore fervido dell’ispirazione.

L’opera

Ha aperto la serata il Sindaco di Polia Carmelo Bova, ringraziando gli intervenuti e spiegando le ragioni della scelta dell’Amministrazione di avviare questo nuovo progetto, poi ripreso dal vicesindaco ed assessore alla Cultura Domenico Amoroso che, parlando dell’arte proposta dal maestro Maio ha aggiunto: “Scultura intensa di un artista eclettico, figlio della severa ed essenziale cultura artigianale del padre Peppino, autore della Santa Croce luminosa, ormai noto al pubblico locale e non, per la sua profonda e riuscita rappresentazione degli stati d’animo umani, calati nel contesto in cui viviamo, che dà il via alla nascita di un museo all’aperto davvero originale perché dislocato, nel corso degli anni a venire, lungo le principali piazze del nostro Comune, con opere realizzate da altrettanti valenti artisti; prende forma, così, l’intenzione dell’Amministrazione comunale di promuovere una contaminazione culturale e una nuova coesione sociale rivolta al gusto del bello, all’ispirazione che l’arte riesce a dare, alla fruibilità ed all’accessibilità massima della cultura a tutti”.

Poi la parola al direttore artistico delle iniziative comunali, il prof. Giuseppe Farina, il quale ha affermato: “Dopo la significativa iniziativa della pinacoteca, che ha portato arricchimento al patrimonio culturale ed artistico di questa cittadina, questo nuovo progetto apre all’abbellimento esterno del centro storico attraverso l’installazione di significative opere d’arte, che finirà per diventare aspetto integrante del paesaggio urbano ed esposizione permanente all’aperto come elemento decorativo di questo territorio”. Soffermandosi sull’opera realizzata, il noto operatore culturale ha esaltato “le ritmiche trame d’una grafia spaziale e plastica configurata tagliando e flettendo il metallo, piegato secondo la libertà di pensiero e dando forma a quella materia che Maio ama e alla quale imprime vitalità, animandola d’intrecci che si rivolgono al cielo ed in orizzontale, tendendo ad una propria infinitezza carica di una luce vibrante e colorata”.

Ha benedetto l’opera il parroco di Polia, padre Giuseppe Passarelli, alla presenza di numerosi cittadini, turisti e delle locali Autorità militari presenti con i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia locale.

Ps. vi invitiamo avisitare il sito: www.maiosculture.it

Il discorso
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Il pubblico
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