L’urna, progettata dall’architetto Gianpiero Zoncu, è stata realizzata in alluminio, bronzo e cristallo. Il basamento dell’urna rappresenta un ponte sostenuto da quattro piloni sui quali sono riportate le date che definiscono il bicentenario: 1815-2015. I piloni sono decorati, sui lati dell’urna, da formelle quadrangolari con volti di giovani dei cinque continenti realizzati dallo scultore Gabriele Garbolino. Lo stemma della Congregazione salesiana, che quest’anno celebra i 150 anni di fondazione, e il motto carismatico che adottò lo stesso don Bosco – “Da mihi animas, cetera tolle”– completano la decorazione la teca. L’urna, compresa di basamento, misura 253 cm di lunghezza, 100 di larghezza e 132 di altezza, e pesa in totale 530 kg. All’interno è posta una reliquia di don Bosco (la mano del santo), in una statua copia di quella che si trova nell’urna conservata nella Basilica di Maria Ausiliatrice che conserva il corpo del Santo. Alla realizzazione hanno partecipato lo scultore Garbolino, l’Apostolato Liturgico, e suor Anna Scaglia, fma, per la confezione degli abiti. Il volto è stato riprodotto con il calco che Cellini realizzò all’indomani della morte di don Bosco.
Dal 20 settembre l’urna sarà di nuovo in Italia ed iniziando da Napoli Vomero, seguendo un calendario stabilito, visiterà tutte le case salesiane e dal 7 al 10 ottobre sarà in Calabria, precisamente il 7 a Corigliano Calabro, l’8 a Vibo Valentia,il 9 a Soverato, il 10 a Locri e Bova. Dunque l’appuntamento è per martedì 8 ottobre presso i Salesiani a Vibo Valentia, per tutti coloro che sono legati al Santo dei giovani. Tutti insieme, per rendere omaggio a colui che ha dedicato tutto ai giovani nel nome di Cristo. Appena sarà reso noto, pubblicheremo il programma delle celebrazioni che si terranno a Vibo in occasione dell’importante evento.
Francesco Pugliese
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