«Si tratta di interventi molto attesi dai residenti della zona – spiega l’assessore ai Lavori pubblici del Comune diPizzo, Maria Pascale -, perché riguardano strade interpoderali fortemente deteriorate dagli elementi naturali nel corso degli anni. Con questi lavori, dunque, il Comune punta a ripristinare le condizioni ottimali di viabilità e sicurezza in questa vasta area agricola, dando così una risposta concreta alle istanze di chi utilizza queste strade e risolvendo una problematica che si trascinava da molti anni».
Restando in tema di lavori programmati dal Comune, c’è da segnalare la chiusura di due conferenze dei servizi che preludono alla realizzazione di altrettanti interventi.
Nello specifico, è stata approvata la variante che ha rimodulato il progetto di rifioritura delle scogliere frangiflutti presenti dinnanzi alla costa napitina, nel tratto che va dalla Stazione alla Marina. I lavori, che possono contare su circa 750mila euro di fondi regionali, già avviati nei mesi scorsi, erano stati interrotti proprio per consentire l’adeguamento del progetto iniziale attraverso una variante che consentisse di rimodulare l’intervento alla luce di nuove necessità, come la riduzione dell’impatto ambientale attraverso l’eliminazione progettuale di un muro di contenimento inizialmente previsto all’altezza del ristorante La Nave e il rafforzamento infrastrutturale delle barriere antierosione presenti alla Marina, pregiudicate dalle mareggiate dell’inverno scorso. Con l’acquisizione definitiva di tutti i pareri delle autorità e delle istituzioni coinvolte, sarà ora possibile riprendere i lavori in breve tempo.
Altrettanto rilevante è la chiusura della conferenza dei servizi in materia di impianti di depurazione, che ha visto il coinvolgimento diretto dell’assessore all’Ambiente, Fabrizio Anello, e a cui hanno partecipato i 9 Comuni del bacino dell’Angitola, del quale Pizzo è l’Ente capofila. Grazie a questo adempimento, le Amministrazioni coinvolte (oltre a quella napitina, ci sono Monterosso, Filogaso, Capistrano, Maierato, San Nicola da Crissa, Polia, Filadelfia e Francavilla) possono ora procedere alla fase operativa, con la pubblicazione del bando attraverso il quale dovranno essere realizzati interventi per 9 milioni di euro, finalizzati a migliorare i servizi di depurazione dell’intero bacino dell’Angitola, compresa l’ultimazione e l’attivazione del depuratore consortile.
I fondi, stanziati dal Cipe, sono stati assegnati nel febbraio scorso dopo la firma da parte dell’assessore Anello, in rappresentanza degli enti locali coinvolti, dell’apposita convenzione stipulata con la Regione.
L’accordo si basa su un’iniziativa di project financing che prevede un finanziamento pubblico pari a 6 milioni e 300mila euro e un cofinanziamento da capitali privati pari a 2 milioni e 700mila euro, per un totale quindi di 9 milioni di euro da investire nella realizzazione dei nuovi impianti e nell’ammodernamento di quelli esistenti.
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