Ennesimo libro della THOTH, società che, tra le altre cose, gestisce questo blog.
Proprio in questi giorni, infatti, è uscita la prima raccolta di poesie di Katia Pugliese, giovanissima autrice di Caria.
Il volume sarà presentato nei prossimi giorni. Vi terremo informati sulla presentazione tramite il nostro portale.
In basso trovate la presentazione del libro scritta dalla poetessa e scrittrice Francesca Rita Rombolà.
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Presentazione
L’idea di notturno può suggerire molte cose ai sensi e all’anima. Una nota musicale o un chiaro di luna. Un cielo di stelle o un’oscurità colma di rumori portati dal vento. E allora l’immaginazione vaga, come a cercare, a scoprire ciò che più riesce a procurare. Un piacere ancora incerto e poi via via delineato: il piacere di sentire, di percepire, di “catturare” coi sensi e con l’anima. PENSIERI NOTTURNI SUL PIACERE DI SENTIRE, una silloge poetica che dal titolo sembra creare mistero e voglia di entrare nei suoi versi.
La mente può essere effimera perché sottile è il filo che la lega al mondo dei sogni, dell’apparenza, del vissuto o del ricordo; la vita, la realtà, ogni cosa che ci circonda possono essere visti come un qualcosa di fugace, di passeggero, di estremamente volatile che si manifesta solo nell’attimo, nel “qui e adesso” senza tensione verso il passato e verso il futuro. Una poesia della silloge sembra forse comunicare l’aspetto ludico e la fluidità del concetto. Il titolo è DELIRIO DEI SENSI, concentrato in appena tre versi dall’intensità sorprendente: “Con un effimero spostamento/ mi accompagna un favoloso/ delirio dei sensi”.
Versi ermetici? Che racchiudono un intero mondo che non vuole mostrarsi o che invece mostra e rivela? Chissà? Forse l’uno o l’altro. Forse entrambi. O anche la poesia ANIMA LIBERA: “Una piuma vola nel cielo,/ senza meta, all’infinito, cade,/ si posa sull’acqua e l’illusione di essere libera svanisce…/ come il sole che di giorno/ con la luce, mi mostra l’apparenza/ di notte, la luna, nella sua penombra/ mi rivela i segreti più oscuri dell’anima…”
La sensazione di essere libera quasi un’illusione, impercettibile come la piuma che cade all’infinito e viene quasi “catturata” dall’acqua. La luce del sole flebile apparenza, mentre la notte, la penombra soffusa della luce lunare riescono a rendere palpabili e chiari i segreti dell’anima. Quanto romanticismo, in fondo, vi traspare anche in questi versi aerei e fuggevoli!
La poesia di Katia Pugliese è fluida come l’acqua di un fiume lento e pacato, a tratti è sinuosa come i meandri scavati nella roccia visti dall’alto. Non si disperde, e invia un messaggio di forte intensità all’anima affinché rompa il suo guscio di timidezza e parli e comunichi e canti e danzi.
Il poeta francese ARTHUR RIMBAUD riconosceva ai sensi tutti la capacità di attirare e di comunicare con ogni frammento, antico e nuovo, di essenza e di apparenza presente nel mondo, e assegnava all’anima la funzione di interpretare e rielaborare, per mezzo dell’immaginazione, anche la sensazione e la percezione più frivola.
Katia Pugliese sembra volerci prendere per mano e condurci sul sentiero, oscuro o meno, insidioso oppure no, che porta ai luoghi profondi della sua anima, i quali custodiscono segreti e misteri, perché l’anima di un poeta o di chi scrive, ama e si interessa alla Poesia è sempre custode, in un modo o nell’altro e con inconscia e incomprensibile consapevolezza, di oscuri sentimenti, sensazioni ed idee.
Forse è giusto concludere questa breve presentazione della silloge poetica PENSIERI NOTTURNI SUL PIACERE DI SENTIRE di Katia Pugliese con i versi di un’altra poesia presente nel volume e cioè LA PROSPETTIVA: “Essere l’ombra/ e non il sole,/ essere la pioggia/ e non la nuvola d’acqua./ essere un mare/ e non l’oceano.”
E’ davvero una prospettiva ludica…un gioco di forme e di desideri; di metamorfosi che vanno oltre eppure si arrestano di fronte al limite che mantiene la mente nel tempo dell’essere e nello spazio dell’anima.
Francesca Rita Rombolà