L’estate lentamente si spegne. Ma c’è ancora spazio per qualche sussulto di piazza. Compito dei Marasà, questa sera con inizio alle ore 22, accendere i cuori dei presenti, indurli all’ascolto di melodie intense e spingerli al ballo di gruppo. La band si era già esibita a Zungri lo scorso 9 agosto, in occasione della quarta edizione del Festival degli Sbariati. La serata, però, era stata compromessa dalle avversità meteorologiche. E infatti dopo mezzora di spettacolo, il più classico degli acquazzoni estivi impediva al gruppo di esibirsi. Tanta la delusione registrata tra gli amici dei Marasà che vanta ammiratori sia nel piccolo paese sito alle pendici del Poro che nelle località limitrofe, specie a Zambrone dove la band chiuse la settima edizione del Tamburello festival (anno 2010) e a Motta Filocastro, dove si è esibita nell’ambito del “Facimu rota”. I Marasà non suonano melodie tipicamente popolari (tranne alcuni brani) ma utilizzano in maniera originale gli strumenti della tradizione (“fischietti”, pipita, tamburello, organetto, chitarra battente, lira). I componenti storici sono Mimmo Audino dotato di una voce singolare e calamitante e Sergio Schiavone, poliedrico e abile polistrumentista. Nel loro repertorio alcuni brani classici, come una rielaborazione di “Aquila bella” e altri tratti dall’ultimo cd intitolato “Arsura”. Nel corso degli anni, lo stile-Marasà è diventato sinonimo di qualità e proposta. In un’epoca segnata dalla tensione tra globalizzazione-localismo, la loro musica continua ad essere una garanzia sia in termini identitari che di creatività. Soddisfatto il sindaco Francesco Galati che si è impegnato con tenacia ed energia alla riproposizione del concerto il quale, infatti, è inserito negli appuntamenti dell’ “Agosto zungrese” patrocinati dall’amministrazione comunale.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su L’Ora della Calabria il 27 agosto 2013, p. 28