Alcune ulteriori e importanti considerazioni sulla piazza Piazza di Brattirò

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Mario Vallone

Sono passati esattamente quattro mesi, 120 giorni, da quando il sindaco di Drapia, Alessandro Porcelli, ha promesso e garantito, durante la seduta del Consiglio comunale, che a breve sarebbero ripresi i lavori per il completamento della pavimentazione della piazza della frazione Brattirò.

Noi, come di consueto, ogni 15 giorni torniamo sull’argomento per riferire eventuali aggiornamenti. Ed anche stavolta l’aggiornamento è che non ci sono aggiornamenti: ancora tutto fermo (lavori fermi da più di sei mesi!).

Ormai si marcia verso un record. Anche se dovessero iniziare nei prossimi giorni (non sappiamo, chi, ufficialmente, si sia aggiudicato l’appalto, come se si trattasse dei lavori di una casa privata) sembra molto difficile che possano concludersi per fine settembre quando in paese si recheranno migliaia di persone per la rinomata festa in onore dei Santi Medici. Insomma, detto altrimenti, saranno sempre di più coloro che potranno ammirare la stupidaggine dell’amministrazione Porcelli e Brattirò dovrà subire questa ennesima mortificazione, cioè avere un cantiere aperto durante la festa settembrina, per giunta nel centro del paese, a quasi un anno dall’inizio dei lavori. Di questo, come ho già avuto modo di dire e di ribadire, dobbiamo ringraziare anzitutto i tecnici che si sono occupati del progetto (comunali e non), la ditta che ha eseguito i lavori e, soprattutto, il duo Porcelli-Carlino che macina da tempo record su record, figuracce su figuracce.

Sull’assurdità della pavimentazione brattiroese e sulle imbarazzanti motivazioni fornite al riguardo dagli stessi amministratori mi sono espresso più volte. Oggi voglio concentrarmi su ulteriori, ma non meno importanti, aspetti collegati alla (triste) vicenda.

Li elencherò di seguito, separatamente, per facilitarne l’esposizione:

– L’alberello piantato in piazza accanto agli altri due continua, imperterrito, a crescere, grazie ai puntuali abbeveraggi del nostro vicesindaco Peppe Carlino: questa è una nota confortante e, senza alcun dubbio, un merito da attribuire esclusivamente a Carlino che nessuno mai potrà mettere in discussione;

– La mia proposta di intitolare la piazza a coloro che hanno voluto fortemente l’insensata pavimentazione, cioè agli stessi Porcelli-Carlino, è stata accolta positivamente da molti brattiroesi. Sono stati, infatti, tanti quelli che mi hanno riferito privatamente di sostenere tale proposta. Qualcuno, tuttavia, mi ha fatto notare che gli spazi pubblici si possono intitolare a persone decedute da tempo, ma ho risposto che in casi eccezionali si può derogare alla normativa vigente. E questo della piazza di Brattirò, considerata la già citata insensatezza della pavimentazione, è veramente un caso eccezionale, essendo un colpo di genio più unico che raro;

– Il marciapiede dal lato opposto al bar, oltre che di una bruttezza assoluta, è inutile, anzi, dannoso, in quanto ha ristretto di molto la carreggiata. Per tale ragione, è bene che coloro i quali intendano candidarsi alle prossime elezioni comunali del 2014 inizino a pensare alla sua demolizione ed al ripristino della situazione preesistente. Continua quindi a Brattirò la tradizione delle opere fatte per essere demolite, come dimostrano la “pinnata” di Saladino ed il Cacatore di Brattirò, opere costate milioni e milioni di lire, buttate giù dopo pochi anni perché brutte, dannose ed inutili. Era difficile fare peggio di chi aveva voluto quelle opere, ma l’amministrazione Porcelli ce l’ha fatta (ci è riuscita anche perché all’intero della stessa amministrazione c’è una persona che faceva parte anche delle amministrazioni che avevano fatto le due precedenti assurdità);

– I problemi (seri), per il Comune, vengono ora dai numerosi Tour Operator che avevano inserito nei loro pacchetti la visita alla piazza di Brattirò. Tantissimi turisti che si sono recati a Tropea ed a Capo Vaticano avevano acquistato questi pacchetti viaggio in cui era stata inserita una visita alla nuova, pregevole, opera brattiroese. Grande è stata la loro delusione nel constatare che i lavori si sono fermati a metà per cui hanno chiesto un rimborso parziale del prodotto turistico acquistato. I Tour Operator sostengono che deve essere qualcuno a risarcire ed indicano il Comune, reo di non essere riuscito a completare i lavori, mentre l’ente dice che il ritardo è ascrivibile ad un giornalista che non si è fatto i cazzi suoi, ragion per cui a pagare dovrebbe essere questo giornalista. Se questo individuo avesse taciuto la “porcata” che stavano facendo a quest’ora la piazza sarebbe stata completata ed i turisti avrebbero potuto farsi scattare una foto nella nuova piazza;

– A causa del marciapiede già citato, la sera, quando in molti si recano al bar e parcheggiano da ambo i lati, si crea – appunto- una vera e propria strettoia. Ora le opzioni per evitare questo disagio (nell’attesa, naturalmente, della demolizione del marciapiede) non sono molte. Una soluzione potrebbe essere: istituire il senso unico verso il “vajuni” (il centro storico del paese), ma l’unico modo per attuare questo rimedio, non essendoci strade parallele alla via Vittorio Emanuele nelle vicinanze, è quello di mettere un semaforo in piazza ed uno all’entrata del centro storico. Un disagio simile, tutto sommato, potrebbe andare bene, considerando che quel marciapiede è di fondamentale importanza come ritrovo per alcuni pensionati del paese e per il nostro vicesindaco, il quale deve avere uno spazio adeguato per “spaparanzarsi” la sera. Del resto, con tutti i problemi che abbiamo, la priorità era proprio questa: creare uno spazio per questi “spaparanzamenti”.

– Rimanendo in tema di record, credo che Brattirò abbia il primato mondiale per quanto riguarda la curiosa classifica dei marciapiede tra loro diversi. Chi è del paese può rendersi conto facilmente di quello che dico. Abbiamo marciapiedi ovunque, anche dove sembrava impossibile farli. L’amministrazione Porcelli ha dato il guizzo decisivo per raggiungere questo ambito traguardo. Nei prossimi mesi il paese sarà perciò inserito nel libro dei Guinness.

MarioVallone

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6 Replies to “Alcune ulteriori e importanti considerazioni sulla piazza Piazza di Brattirò

  1. Ahi serva Italia, di dolore ostello,
    nave senza nocchiere in gran tempesta,
    non donne di province, ma bordello!
    (Purg.VI, 76-78)

  2. ahah…mario mario farebbe ancora più ridere se non fosse vero quello che dici…ma siccome è vero non ci resta che piangere…magari spaparanzandoci!!!!!!!!!!!!!!!!

  3. Ma sapevo che nel comune di Drapia per spaparanzarsi ci sono le cosiddette paggialore, quindi potevano fare a meno del secondo marciapiede e ristrutturare qualche paggialora , o no? cosi nella bella paggialora ristrutturata non c’è nessun giornalista cattivo che li può contraddire.

  4. Dopo aver visto questa piazza-parcheggio devo dire che non potevano fare peggio!!! Noi brattiroesi che stiamo solo in estate in paese, sentiamo un disaggio notevole verso un territorio che è stato quasi distrutto|

  5. Fanno molto peggio purtroppo!!! Una sola qualità la costanza nel creare opere ridicole ed inutili…tranne che per le tasche di qualcuno!!!!

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