Due rotture consecutive delle condutture Sorical, verificatesi negli ultimi giorni a Pizzo, hanno determinato notevoli disservizi nell’erogazione dell’acqua potabile nella città napitina.
Nonostante l’intervento degli operai della società che gestisce gran parte delle risorse idriche calabresi, si sono registrati pesanti disagi in quasi tutta la città, con la fornitura d’acqua che è stata interrotta per consentire le riparazioni. Una volta ripristinata l’erogazione, però, l’acqua che ha ripreso a sgorgare dai rubinetti è apparsa per alcune ore di colore scuro, a causa del fango e dei detriti finiti nella rete idrica dopo la rottura delle condotte.
Una situazione di grave difficoltà, dunque, che ha messo a dura prova la pazienza di residenti e turisti. Da parte sua, il Comune non ha potuto fare altro che riscontrare il guasto sull’infrastruttura principale, quella della Sorical, che dunque aveva competenza esclusiva ad intervenire, visto che la rete comunale non è stata interessata da alcun disservizio.
«Preso atto della situazione – ha spiegato il sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo -, abbiamo atteso l’intervento della Sorical, alla quale abbiamo già chiesto che vengano decurtati dalle bollette i giorni durante i quali si sono verificati i disagi. Purtroppo, come la Sorical sa bene, lo stato complessivo delle sue condutture che servono Pizzo non è in buone condizioni e da tempo sollecitiamo un intervento strutturale risolutivo che possa eliminare definitivamente il rischio di rotture. Quest’ultimo episodio rafforza la nostra convinzione che occorra intervenire alla radice, sostituendo le condotte più usurate e monitorando l’intera rete con maggiore efficacia per prevenire eventuali disagi. Rinnoveremo ufficialmente alla società la sollecitazione a intervenire con lavori straordinari, perché Pizzo non può permettersi situazioni di questo tipo, soprattutto durante la stagione estiva. Disservizi nell’erogazione dell’acqua, anche se legati ad eventi eccezionali come i gravi guasti che si sono verificati, offuscano l’immagine turistica della città ed esasperano i cittadini. Questo non deve più accadere, se ci sono interventi da fare vanno realizzati».
Intanto, a prescindere dalla condizione obsoleta della tubature Sorical, Palazzo San Giorgio continua il suo monitoraggio sulle risorse idriche locali, al fine di sfruttare le fonti presenti sul territorio napitino e ridurre la dipendenza dalla Sorical con riferimento specifico all’acqua. Dopo aver attivato nei mesi scorsi il pozzo di Sant’Antonio e l’omonima fontana pubblica (la zona della città che usufruisce di questa risorsa è stata l’unica che non ha subito disagi), l’Amministrazione comunale sta ora valutando la realizzazione di nuovi pozzi, che in breve tempo potrebbero rendere Pizzo autonoma in materia di approvvigionamento idrico.