Lunedì 19 agosto dalle ore 18 fino alla mezzanotte si è svolta la terza edizione del festival degli artisti di strada Bratiria nta chiazza. Artisti di strada, burattini, favole, teatro d’ombre e musica hanno regalato una giornata unica che ha unito grandi e piccini in piazza Saladino a Brattirò di Drapia.
La terza edizione del festival ha registrato un sensibile aumento del pubblico costituito dalla popolazione locale e dai turisti; rispetto agli altri anni ha stupito l’incredibile entusiasmo da parte dei bambini che, già dalle ore 18:00 aspettavano l’inizio del laboratorio teatrale “La scatola delle fiabe” della COMPAGNIA THE PERFORMINGCOOP. Gilda Deianira Ciao, Marzia Macedonio e Viviana Mercurio hanno accompagnato i bambini in un viaggio fiabesco tra alberi e foglie, oggetti magici, animali danzanti e teli d’acqua su cui scomparire e riapparire.
Molti sono stati i bambini che hanno partecipato al laboratorio e che si sono aggiunti alle attività che sono susseguite nella programmazione del festival. La favola “Barbablù” è stata interpretata dalla COMPAGNIA LE TARME (costituita da Viviana Mercurio e Annamaria Pugliese) che organizza il festival da tre anni in collaborazione con la ProLoco di Drapia e con il patrocinio del Comune di Drapia. La favola ha coinvolto i bambini della piazza, facendoli diventare protagonisti della storia attraverso travestimenti originali e colorati, mentre Barbablù (interpretato da Annamaria Pugliese) divertiva il pubblico con battute spontanee e surreali che raggiungevano il non sense. Il terribile tiranno era in realtà un buffo personaggio che, vittima di un sortilegio, si ritrovava a trasformare le sue mogli in graziose papere che vivevano in uno stagno accanto al suo sontuoso palazzo. La storia è stata trasformata volutamente proprio perché indirizzata ad pubblico di bambini con l’intenzione di inviare un insegnamento ma senza stravolgere i piccoli con la sua vicenda originale.
Prima di cena “Ginette et les chapeaux”, interpretato da GAIA MATULLI, ha trasportato il pubblico in un’atmosfera romantica, stile Francia anni ’30, tra scarpette parlanti al suon del tip-tap, cappelli danzanti e torce infuocate. Uno show per tutte le età che ha fuso comicità, giocoleria e un pizzico di follia.
Anche quest’anno l’aria ristoro è stata realizzata grazie al lavoro volontario di alcuni abitanti del paese che si sono occupati della sua organizzazione e realizzazione. Quest’anno l’area è stata arricchita da dolci fatti in casa che sono stati ben apprezzati dalla clientela del festival; questo riscontro positivo ha portato a progettare un ampliamento dell’area ristoro per l’edizione del prossimo anno.
La cena è stata accompagnata dalle divinazioni della Fatina colorina che ha svelato i misteri e le magie del bosco ad ogni bambino attraverso l’interazione coi bambini, stimolando la loro creatività e fantasia. Successivamente la compagnia IL TEATRINO DEGLI INCOMPATIBILI ha presentato “Ubu Rè e l’ascesa su Brattirò”. Il lavoro ha ripercorso alcune delle tappe della pièce Ubu Roi tra musiche composte dal vivo, apparizioni di burattini e suggestioni vocali. Lo spettatore è stato condotto in un viaggio fantastico tra soluzioni immaginari in un’ambientazione Patafisica.
“Vladimiro”, interpretato da GLORIA BARBANTI, ha divertito il pubblico portando in scena momenti di musica, gioco e giocoleria, danza e situazioni comicamente “assurde”.
L’ultimo spettacolo della serata, prima dell’intervento musicale, “Ombrine. Una fiaba per grandi e piccini”, una fiaba di coraggio e amore raccontata con il linguaggio semplice e magico del teatro d’ombre. Lo spettacolo è stato diretto e intrerpretato da Gilda Deianira Ciao della COMPAGNIA THE PERFORMING COOP, grazie anche alla giovane assistente Lorenza Sgrò. La favola della principessa Ombrina che ha affrontato la la spaventosa Baba-Jaga ha stupito i bambini che sono rimasti svegli, attenti e in assoluto silenzio, per tutta la durata dello spettacolo, nonostante la performance sia stata alle ore 23:30.
La serata si è conclusa con il live semi-acustico dell’OFFICINA KALABRA, il giovane gruppo calabrese che ha presentato alcuni brani della tradizione calabrese e il suo brano inedito “Stori”, finalista del premio al Premio Manente 2013.
“In Italia non sono molti i festival per bambini e ancora di più quelli di strada dedicati ai bambini. L’idea è proprio quella di creare qualcosa che possa essere originale e avvicinare la tradizione all’innovazione, la popolazione al teatro di strada, i bambini al teatro e al movimento”- dicono le due organizzatrici, Anna e Viviana – “A fatica cerchiamo di andare avanti e di aumentare l’offerta artistica del festival. Quest’anno gli artisti sono venuti esclusivamente a cappello e non hanno ricevuto neanche un piccolo cachet. Il festival è stato realizzato grazie agli sponsor di tutte le attività locali e a un piccolissimo budget del Comune che ci è pervenuto dalla ProLoco di Drapia, ma soprattutto grazie al lavoro volontario delle persone del paese. Senza di loro non sarebbe stato possibile realizzare nulla. Ringraziamo tutti: i ragazzi della griglia, i ristoranti e le attività commerciali della zona, le persone che ci hanno aiutato nella realizzazione degli spettacoli e nel volantinaggio. Speriamo che la situazione migliori per il prossimo anno anche perché è sempre più difficile occuparci contemporaneamente di tutti gli aspetti dell’evento, dalla pulizia della piazza alla promozione pubblicitaria, e ospitare gli artisti che vengono a trovarci a Brattirò e nella nostra bella e dimenticata Calabria”.
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