«Un programma operativo che prevede interventi davvero realizzabili e non un inutile libro dei sogni». Così il sindaco di Pizzo,Gianluca Callipo, definisce il nuovo piano triennale delle opere pubbliche, approvato recentemente dal Consiglio comunale, insieme al bilancio di previsione.
«Nel rispetto di quanto avevamo promesso – aggiunge Callipo – nel piano redatto da questa Amministrazione non ci sono interventi faraonici destinati a restare sulla carta, ma innanzitutto l’impegno a finire le opere incompiute, a cominciare dall’ascensore che collega la piazza alla Marina, che contiamo di riattivare entro un anno, oltre a tutta una serie di lavori destinati a migliorare la sicurezza, la viabilità e la qualità della vita complessiva».
Nel dettaglio degli interventi previsti entra l’assessore ai Lavori pubblici Maria Pascale, che in questi ultimi mesi ha lavorato in stretta sinergia con l’Ufficio tecnico per definire il piano.
«Abbiamo programmato una serie di interventi che puntano soprattutto a decongestionare il centro storico – spiega Pascale -, rendendo più ampie e fruibili le aree di sosta, anche attraverso nuovi passaggi pedonali».
È il caso del tracciato riservato ai pedoni che condurrà al parcheggio Borello, quello presente all’ingresso di Pizzo, a poche centinaia di metri dal Castello. Lungo quel tratto, infatti, la strada provinciale 522 si ristringe notevolmente, costringendo chi usa il parcheggio Borello a camminare in fila indiana lungo il bordo della carreggiata per raggiungere il centro urbano. Il collegamento pedonale sarà realizzato con fondi Pisl (circa 390mila euro), risorse che saranno utilizzate anche per ripavimentare con basole di porfido alcune vie del centro storico non interessate dai lavori del Contratto di quartiere attualmente in fase di esecuzione.
Un altro passaggio pedonale, questa volta più lungo e impegnativo, sarà realizzato per collegare il grande parcheggio La Parrera con Piazzetta delle Grazie, in prossimità di Piazza della Repubblica.
«Chi frequenta Pizzo – continua l’assessore Pascale – sa bene che il maggior deterrente nell’utilizzo di questa ampia area di sosta è la forte pendenza del tragitto che bisogna percorrere a piedi per raggiungere il centro storico e poi per tornare al parcheggio. Abbiamo quindi pensato di realizzare una passeggiata panoramica esclusivamente pedonale, con una pendenza minima, che si dipanerà lungo tutto il costone, aggirando la strada. Raggiungere La Parrera a piedi, dunque, non sarà più un peso, ma l’occasione per ammirare lo straordinario panorama che si apre sul mare di Pizzo».
Nel nuovo piano delle opere pubbliche, inoltre, sono previsti anche interventi per la messa in sicurezza e la rimozione delle barriere architettoniche nell’edificio che ospita la scuola elementare di Piazza della Repubblica.
Sul fronte della viabilità, è prevista la realizzazione di alcuni dossi artificiali per limitare la velocità e di due rotatorie in punti nevralgici di Via Nazionale.
Nella manutenzione della rete viaria comunale rientrano anche gli interventi straordinari, dell’importo di 182mila euro, previsti in località Colamaio e Bevivino, per la sistemazione delle strade interpoderali che servono la zona e la messa in sicurezza del ponte presente nell’area. Una di queste strade, ancora sterrata, verrà asfaltata ex novo, mentre le altre verranno ammodernate.
Con riguardo alla Marinella, invece, si sta procedendo alla trasmissione alla Stazione unica appaltante della documentazione per l’emanazione del bando di gara finalizzato alla realizzazione – per una spesa di circa 450mila euro – del primo tratto di mezzo chilometro del lungomare pedonale che si dipanerà lungo la costa, dotato di illuminazione, aree di sosta e arredo urbano.
In materia di depurazione e ammodernamento del sistema fognario, grandi aspettative sono riposte nell’utilizzo di circa 2,5 milioni di euro stanziati dal Cipe per Pizzo, nell’ambito di un investimento complessivo di 6,3 milioni di euro stabilito nel Piano per il Sud a favore di nove Comuni del bacino dell’Angitola, di cui l’amministrazione napitina è l’Ente capofila.
Molto difficile da portare a termine rimane invece il progetto Grotta Azzurra, un’opera incompiuta per la quale la vecchia amministrazione aveva già impiegato tutti i fondi disponibili.
«Il problema – spiega Callipo – è che nonostante tutti i soldi spesi ormai oltre due anni fa, non solo i lavori non sono finiti, ma quanto parzialmente realizzato ha peggiorato la situazione in località Seggiola. Per risolvere la questione stiamo lavorando per cercare finanziamenti, anche tramite il coinvolgimento di privati attraverso ipotesi di project financing che possano consentire di trasformare quello che oggi è uno stretto canale, senza protezione sufficiente dalle mareggiate e dall’erosione, in un approdo turistico».