A mezzogiorno in punto del 5 agosto, sotto un sole cocente, un intero popolo si raduna per accogliere una veneratissima immagine.
Il popolo è quello di Zungri, l’immagine è quella di Maria Santissima della Neve. Zungri da sempre è sinonimo di Madonna della Neve così come Madonna della Neve è sinonimo di Zungri. Grandissima è la devozione di questo popolo che da secoli esprime il suo amore filiale alla “bianca” signora della Neve, festeggiata e venerata solennemente il 3-4- 5 agosto. Il momento più toccante, più atteso e commovente è quello in cui il quadro della Madonna lascia il lato sinistro del Santuario, dove è solennemente esposto per tutto il novenario, per varcare la soglia del portone centrale dell’edificio sacro. All’esterno una folla immensa attende quel dipinto. Tanti figli attendono la stessa Madre. A mezzogiorno in punto la Madonna della Neve, accolta dal grido “Evviva Maria”, è finalmente in mezzo alla sua gente, in mezzo alla sua Zungri. Tante lacrime irrigano copiose i volti dei figli di Zungri che da secoli sperimentano la protezione di Maria, invocata sotto il caro titolo della Neve. Una pioggia di coriandoli bianchi e l’interminabile e fragoroso scoppio dei fuochi pirotecnici, annuncia che Maria è di nuovo in mezzo al suo popolo, ancora una volta, come da secoli ancora una volta in quel cinque di agosto, data che ogni zungrese, residente o emigrato porta impressa nel proprio cuore.
Francesco Pugliese
…E Zungri non si chiama Cchiù Casali
Ma si chiama paisi di la Nivi…
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