Giornata d’insediamento e primi giri istituzionali per il nuovo prefetto Giovanni Bruno. A darne notizia l’ufficio stampa della stessa prefettura.
Ieri pomeriggio il neo prefetto è stato ricevuto dal sindaco di Vibo Valentia Nicola D’Agostino e dalla sua giunta a palazzo Luigi Razza, dopo un viaggio fatto in treno per raggiungere la città di Vibo.
Giovanni Bruno viene da Ventimiglia, realtà complessa che vive problemi solo in parte analoghi a quelli diffusi in Calabria, a cominciare dalla pervasività della ’ndrangheta, che ha conosciuto e affrontato in qualità di commissario prefettizio del Comune del Ponente ligure. «Certo una sostanziale diversità c’è tra il territorio ventimigliese e quello vibonese in termini di penetrazione della ’ndrangheta – ha chiarito il prefetto Bruno -. La ’ndrangheta locale ha un legame diverso, e forse più fine, certamente andranno poi man mano verificate le singole situazioni». Il nuovo capo dell’Ufficio territoriale del governo ha poi proseguito alla volta della Provincia per incontrare il commissario straordinario Mario Ciclosi. Anche qui situazione particolare. Ciclosi è un tecnico chiamato a traghettare un ente giovane ma destinato a scomparire in ragione del riordino istituzionale programmato dal governo Letta. Per concludere la sua prima giornata di visite istituzionali, il prefetto Bruno si è recato a Mileto per rendere omaggio al vescovo della Diocesi di Mileto, Nicotera e Tropea Luigi Renzo. Anche in questo caso tanta voglia di collaborare, nel solco del percorso intrapreso dal prefetto Michele Di Bari, suo predecessore appena insediatosi a Modena, che anche con la Chiesa ha saputo innestare una virtuosa sinergia. Nella giornata odierna il prefetto Giovanni Bruno renderà visita ai vertici delle forze di polizia, con i quali, oltre ai saluti di rito, si inizierà a discutere anche delle questioni afferenti l’ordine pubblico e la sicurezza pubblica.