Piazza Brattirò, importanti aggiornamenti

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Mario Vallone

Tre mesi; sono passati esattamente tre mesi da quando il sindaco di Drapia, Alessandro Porcelli, ha garantito e promesso, durante una seduta del Consiglio comunale, che a breve sarebbero ripresi i lavori per il completamento della pavimentazione della piazza di Brattirò.

Da allora nulla è cambiato: ancora tutto fermo.

Sull’argomento ho già scritto più volte. Torno a parlare di questa vergogna ogni quindici giorni, anzitutto per ricordare quanto siano vacue le promesse di quella che ama definirsi “l’amministrazione del fare” e poi per aggiornarvi sulle ultime novità.  Infatti,  giorni fa in piazza è caduta una signora e si è procurata delle lesioni (è la seconda persona che si procura delle ferite da quando è stato aperto il cantiere, cioè dal novembre 2012). Questa donna, a quanto pare, ha denunciato l’accaduto e, a mio parere, bene ha fatto, perché è vergognoso lasciare un cantiere a metà da mesi, nel centro del paese, “strafottendosene”, senza mettere alcuna segnaletica di pericolo e senza fornire motivazioni circa questo assurdo ritardo.

E fino a quando Porcelli ed i suoi non spiegheranno la ragione per cui, per portare avanti questi lavori, hanno fatto due bandi anziché uno e fino a quando non ammetteranno di avere fatto “errori” madornali e chiederanno umilmente scusa per i disagi arrecati alla popolazione, specie agli anziani ed ai disabili, continuerò a parlare del problema ed a definire questa amministrazione: poco trasparente, arrogante  e incapace.

Negli ultimi giorni, inoltre, si vocifera che gli stessi amministratori abbiano ammesso che non sarà possibile autorizzare l’uso della piazza per la sagra del vino del 10 agosto. Tuttavia, come “motivazione”, vi sarebbe (uso il condizionale in attesa di ulteriori riscontri) il fatto che qualcuno, cioè il sottoscritto e mio fratello, il consigliere Cosmo Vallone, non la smettono di scrivere articoli sulla questione. Quindi, la colpa, se non si potrà fare la sagra in piazza, secondo la voce che “qualcuno” sembra stia cercando di mettere in giro, sarebbe in buona parte mia. Se così fosse, significa che cercano di riversare la responsabilità su di me, di aizzare la gente contro di me, reo di non essermi fatto gli affari miei e di avere segnalato evidenti dubbi sulle procedure di assegnazione dei lavori.

Beh. Che dire. Una simile subdola insinuazione, se fosse vera sarebbe un insulto all’intelligenza delle persone.

Io penso che ognuno si qualifichi per quello che fa e per come lo fa. Io ho fatto solo il mio dovere. Loro, gli amministratori, non possono dire altrettanto. Se i lavori per la piazza sono fermi da mesi la colpa non è del giornalista che denuncia, ma di chi non ha saputo realizzarla, di chi era convinto di poter assegnare i lavori “a umma umma”, a proprio piacimento, pensando che nessuno se ne sarebbe accorto e che nessuno avrebbe avuto il coraggio di parlare (a proposito: l’opposizione che fine ha fatto?!).

Il sottoscritto non ha nulla da rimproverarsi, anzi: vado orgoglioso per quello che ho fatto, che rifarei e continuerò a fare.

La verità è che loro sono i responsabili di questa vergogna.

Se la sagra non si può fare in piazza la colpa non è certo mia.

Caro Porcelli, caro Carlino, cari tecnici, cari Consiglieri e Asssessori, se aveste agito con trasparenza durante tutta questa vicenda, quale problema avrebbe potuto crearvi l’articolo di un giornalista?

Mario Vallone

La piazza di Brattirò. I lavori sono iniziati a novembre e sono fermi da 4 mesi

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