“…Una provincia sempre più segnalata dagli indicatori socioeconomici come la più povera d’Italia…”

RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO:

Gentile Direttore, nella mia duplice veste di amministratore pubblico e rappresentante di partito sto seguendo con grande attenzione e comprensibile apprensione, al pari presumo dell’intera opinione pubblica, le gravi problematiche che in questo scorcio di torrida estate stanno attraversando, rendendo ancor più incandescente il clima civile e sociale, i territori della nostra provincia. Le vertenze legate al lavoro che si perde si succedono con crescente intensità tanto che non passa giorno senza che i mezzi sei comunicazione annuncino una nuova vertenza o un qualche gesto dimostrativo da parte di lavoratori sempre più disperati. Tanto si è parlato in queste ultime settimane e tanto ancora se ne parlerà probabilmente nelle prossime, probabilmente con lo scopo condivisibile di non far cadere nell’oblio il dramma di queste persone con il baratro dell’incertezza più assoluta che si apre davanti a loro ed alle rispettive famiglie. Il tutto in una provincia sempre più segnalata dagli indicatori socioeconomici come la più povera d’Italia e quindi destinata ad una crescente marginalità. Una marginalità d’altronde già nei fatti anche in termini di rappresentatività se rispondono al vero notizie come quella, sempre appresa dalla stampa, della vicenda relativa al recente incontro con il ministro Lupi quando proprio ai massimi rappresentanti istituzionali del nostro territorio, nella fattispecie il Sindaco della città capoluogo ed il Commissario Straordinario della provincia, e’ stato negato finanche il sacrosanto diritto di parola. Ed ora la vicenda relativa alla “scomparsa” di 15 milioni di euro destinati alla ricostruzione post alluvione. Ho vissuto da consigliere provinciale quelle drammatiche ore ed i drammatici giorni che ne sono seguiti. E da quella particolare postazione istituzionale ho potuto toccare con mano gli innumerevoli problemi così tragicamente emersi di un territorio come il nostro sottoposto a decenni di stupri ambientali e naturalistici perpetrati da soggetti senza scrupoli nella certezza dell’impunita’ assoluta. Più volte, peraltro, ho vissuto nella mia veste di Sindaco di Acquaro le emergenze alluvionali che con costante intensità si sono presentate nel mio territorio di competenza, ritrovandomi più volte con pala e stivali immerso nel fango nel tentativo di trarre in salvo qualche mio concittadino o le sue povere cose. Conosco quindi bene il dramma, il senso di impotenza che prova chi rischia di perdere tutto: beni materiali frutto di duro lavoro e finanche la vita delle persone a lui più care. Per tali ragioni vivo quasi come una sorta di violenza fisica sulla mia persona le notizie che in queste ultime ore si susseguono sulla stampa relativamente ai fondi destinati alla ricostruzione post alluvione 2006. Sono profondamente convinto della buona fede del Presidente Scopelliti e sono altrettanto convinto che in un modo o nell’altro si troverà il modo per garantire ai legittimi destinatari le considerevoli somme precedentemente attribuite. Ma è necessario che ora e non dopo chi ha responsabilità  istituzionale parli con chiarezza, facendo capire a tutti come stanno le cose. L’Udc della provincia di Vibo e’  impegnata, al pari del partito regionale, in un percorso di collaborazione coerente e proficua con gli alleati per il governo della Regione Calabria e su questa linea intende continuare ad operare. Ma, con altrettanta determinazione e chiarezza, e’ schierata al fianco delle proprie comunità alle quali da sempre si accosta con spirito costruttivo e di servizio. Per tale ragione vuole sapere fino in fondo la verità onorando con i cittadini ed i territori  di riferimento il patto di lealtà cui da sempre la lega.