Sono passati esattamente due mesi e mezzo da quando il sindaco di Drapia, Alessandro Porcelli, aveva garantito e promesso, durante la seduta dell’ultimo Consiglio comunale, che sarebbero ripresi a breve i lavori per la realizzazione della pavimentazione della piazza di Brattirò. Da allora nulla è cambiato. Nonostante le parole del sindaco, “l’amministrazione del fare” (così ama autodefinirsi) non è ancora riuscita a completare i suddetti interventi.
Che dire. E’ una figuraccia vergognosissima!
I nostri amministratori sono degli incapaci e il loro modo di agire è poco trasparente, come dimostra la totale mancanza di spiegazioni sia circa l’immane ritardo nella ripresa dei lavori, sia circa la scelta di fare due bandi anziché uno (ricordo che i lavori sono iniziati a fine novembre!).
Porcelli ed i suoi, tecnici compresi, dovrebbero solo e semplicemente vergognarsi. Dovrebbero vergognarsi per aver speso tutti gli avanzi di bilancio disponibili per un’opera inutile e per aver seguito una procedura assurda nel cercare di realizzarla. Dovrebbero vergognarsi per i lunghissimi disagi arrecati ai brattiroesi, in particolare ai diversamente abili che, come denunciato sul nostro blog da uno di loro, sono costretti a stare in casa perché hanno enormi difficoltà ad attraversare la piazza.
Ora voglio proprio vedere chi si prenderà la responsabilità di autorizzare l’uso della piazza per la Sagra del Vino del 10 agosto. Voglio vedere chi permetterà che un cantiere venga invaso da persone per balli e gozzoviglio.
E voglio proprio vedere se gli amministratori riusciranno a completare quest’opera ridicola almeno per la festa dei santi Medici di fine settembre, quando in paese si recheranno migliaia e migliaia di fedeli, i quali attraverseranno tutti la piazza a piedi.
Nel comune di Drapia, oltre alla cosiddetta Variante di Caria, strada in costruzione che ha destato una marea di polemiche e che è stata ribattezzata come la “Variante della Vergogna”, abbiamo anche la PIAZZA DELLA VERGOGNA!
MarioVallone
Ma come ho commentato per un opera maestosa di Ricadi , questo articolo mi da conferma di come viene amministrata la collettività pubblica in Italia su qualsiasi lavoro pubblico i ritardi sono quattro cinque volte di più del tempo dalla realizzazione dell’opera secondo progetto. Ma questo non vi dice niente a me si devono mangiare sindaci assessori ditte appalttatrici e chi ne ha più ne metta Amen e nto culu all’italiani chi votanu Berluscon U PDmenoelle , Grillu etc e chi si cridinu ca davveru l’Italia cambia a poveri crisomuli.
In paese sembra che tutti sappiano chi abbia vinto la gara d’appalto per il secondo lotto, ma non è ancora uscita alcuna notizia di aggiudicazione provvisoria sugli albi del comune o della provincia. Come fanno a saperlo? La democrazia prima di essere sostanza è forma, qui siamo rimasti ancora alle solite pratiche dei “tu dicu io ca è cusì ca io u sacciu ca mu dissi chiu chi nciu dissi chiu chi sapi!”
Invece di mangiarvi i soldi, risolvete i problemi del paese e non parlate assai.
Ciao Mario, senza andare fino alla piazza, per capire il degrado in cui versa il nostro paese, basta che ti affacci alla finestra della cucina di casa tua, c’è un tombino dove sboccano varie reti fognarie, praticamente aperto, da cui viene un olezzo nauseabondo, ho chiamato in Comune varie volte spiegando che non potevamo stare in quelle condizioni, come puoi vedere senza alcun esito.
Io non capisco, perché non indicono una assemblea pubblica in cui questi amministratori e i loro tecnici spiegano alla popolazione come stanno realmente le cose. Siamo stufi di essere presi in giro!!