“‘A Madonna nostra”, così, con sentimento d’amore e di filiale affetto, nei tempi passati veniva indicata la Madonna delle Grazie della Gornella.
Su un piccolo poggio panoramico, ai piedi del grande ponte in pietra della ferrovia, in vista della città di Tropea, sorgeva un’edicola votiva (’u Palastru), semplice di fattura e dipinta con calcina bianca, che conservava un’icona della Madonna delle Grazie. Una tradizione orale, mai verificata, vuole sia stata eretta nell’Ottocento a pia devozione verso la Madonna per qualche grazia ricevuta dalla famiglia De Luca. In quei tempi in Contrada Gornella le famiglie più importanti, e numerose, erano i De Luca e i Rizzo, imparentate strettamente fra loro, nelle quali ricorrevano con frequenza, rispettivamente, i nomi di Lorenzo e Onofrio. Ancora oggi le due famiglie sono caratterizzate da questi nomi. Forse per questo motivo, almeno per quanto i vecchi dicevano, ai piedi della Madonna, lieta per la recente maternità, circondata dagli Angeli del Cielo, che dà il latte al Bambino Gesù, ci sono, ad esaltazione della sua gloria, san Lorenzo e sant’Onofrio.
Un’altra verità, che però io ricordo bene, è un episodio avvenuto alla fine degli anni Cinquanta, il due luglio, proprio il giorno della Madonna delle Grazie, per questo allora si parlò di miracolo.
Nella prima metà degli anni Sessanta, quando c’è stata la necessità di aprire una nuova strada percorribile con le auto, la vecchia edicola (’u Palastru), siccome ne intralciava il tracciato, venne abbattuta con la ruspa. Al suo posto, un po’ più su venne costruita un’altra edicola in mattoni molto semplice e senza decorazioni dove fu sistemato un quadro fatto su rame pare dal pittore Albino (la notizia non è certa, anche perché la firma non è decifrabile). L’icona della Madonna, quella vecchia, dipinta su tavola e di pregevole fattura artistica (forse del XVII sec.). , scomparve. Non si seppe che fine avesse fatto. Nessuno seppe, o volle, dir niente. Si vociferò sia stata trasportata nella chiesa del Carmine, e anche che sia stata custodita da una famiglia del Carmine. Comparve molti anni dopo nel museo diocesano di Tropea, io l’ho vista lì.
Altra notizia è che due fratelli, proprietari dei terreni vicini, che avevano commissionato la strada, poco dopo e a breve distanza l’uno dall’altro, morirono: il fatto, dalla credenza popolare, fu attribuito alla volontà della Madonna dispiaciuta per l’abbattimento dell’edicola.
Con l’andar del tempo e col passare degli anni la struttura che sorreggeva il quadro della Madonna, quasi adagiata sulla terra, con scarse fondamenta, a causa delle vibrazioni del treno passante sul ponte soprastante e da infiltrazioni d’acqua che avevano in parte rovinato il dipinto, presentava, anche se non tangibilmente visibili, segni di cedimento. Era necessario far qualcosa.
La famiglia La Torre, titolare dell’impresa edile “La Torre Costruzioni di La Torre Giuseppe & C.”, che da sette anni abita di fronte, che ha “quasi adottato” la Madonnina e Le si è molto affezionata, che ha rinvigorito la tradizione e ha rinnovato la devozione, ha deciso di fare qualcosa. In poco tempo hanno demolito la precedente struttura e hanno costruito una nuova edicola, moderna, in ferro e cemento armato, una vera opera d’arte armoniosa nello stile architettonico, con colori morbidi e riposanti, che si adatta ottimamente all’ambiente circostante. Abbellita con piante e fiori ben curati e di notte delicatamente illuminata da soffuse luci che vanno verso l’alto, la nuova opera, costata tanto sacrificio e molto lavoro, è la degna dimora della Madonna, la sua nuova casa. In questa nuova casa, a cui hanno lavorato per più di un mese i fratelli Giuseppe e Francesco La Torre, sotto l’occhio apprensivo della mamma, la signora Rosaria Amabile, attento e vigile del padre, signor Nicola, mastru Linu, è venuta ad abitare la Madonna delle Grazie della Gornella, un pomeriggio pieno di sole, di gioia e di allegria, il 2 luglio 2013, con una festa che il popolo della Gornella ha voluto fare in suo onore.
Il canonico don Francesco Muscia, titolare della parrocchia dell’Immacolata, assistito dai fratelli della Confraternita del S.S. Salvatore e S. Maria Maddalena degli Ortolani al Carmine e dal priore, Leonardo Apriceno, che ha celebrato la santa messa all’aperto, ha più volte elogiato l’azione della famiglia La Torre, ha ricordato la generosità e la devozione verso la Madonna di questa famiglia benemerita che con il proprio lavoro, disinteressatamente e gratuitamente ha dato una casa bella e dignitosa alla Madonna e ha abbellito anche l’intera zona (da notare che due anni fa aveva restaurato la chiesetta della Madonna di Portosalvo giù al ponte del Carmine).
La breve e commovente cerimonia, alla quale hanno partecipato in assoluto silenzio e in devota preghiera più di duecento persone, si è conclusa nella gioia e nell’allegria con i giochi per bambini, chi ruppiru ‘i pignateji, con squisiti dolci preparati dalle donne del posto e dallo sparo dei mortaretti a chiusura della festa.
La Madonna delle Grazie protegga il popolo della Gornella e il mondo intero!
Noi Ti preghiamo.
Tropea, 2 luglio 2013
Pasquale De Luca
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