RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO
Parghelia: dopo il voto, sono indispensabili coraggio e coesione politica e sociale
Dopo il voto amministrativo cosa accadrà a Parghelia? Questa è la domanda legittima da porre e che riguarda i cittadini pargheliesi, in un quadro politico-sociale apparentemente normale, ma preoccupante, che tutti conoscono, pur andando avanti come se non sapessero o non volessero sapere.
Si può certamente discutere, interpretare, arzigogolare in proposito, pur di non arrendersi all′evidenza. Ma l′evidenza resta e mostra che la crisi che sta vivendo Parghelia è totale – la mancata partecipazione del partito democratico alla competizione amministrativa ne è un sintomo – e coinvolge ogni aspetto della sua convivenza. E′ vero che questo stato di particolare difficoltà non è cominciato ieri. Fatto si è che ci si trova nel bel mezzo di una crisi difficile, nella quale convergono fattori di varia natura e di una complessità immane. A prima vista, si fatica ad immaginare una via d′uscita, specie nel caso che le persone mandate, nella recente tornata elettorale, ad amministrare il Comune, tendessero ad eludere le questioni di fondo, crogiolandosi, senza infamia e senza lode, nella consueta routine amministrativa – che certamente non richiede eccezionali capacità politiche o scelte coraggiose e dirompenti – e ripetendo così gli errori del passato. E′ noto a tutti che i finanziamenti per le attività dei Comuni sono in calo costante e immobilizzano gli enti locali, scoraggiandone gli investimenti, paralizzandone la crescita e mettendo a repentaglio, di conseguenza, la vita economica e sociale degli stessi. Ciononostante, credo che dopo le recenti elezioni amministrative, che hanno visto la riconferma del sindaco dimissionario, ogni via di fuga resti bloccata, e nessuno possa tentare di scappare, per la ragione che tutti gli amministratori – quelli riconfermati e gli altri eletti per la prima volta – hanno il dovere morale e istituzionale di assumersi la responsabilità di affrontare, finalmente, i problemi più urgenti del momento con determinazione. Tanto per cominciare, il peggiore errore che si possa commettere, in questa iniziale fase amministrativa, è quello di dribblare un tema che, anche alla luce dei fatti delittuosi del recente passato, resta cruciale per la comunità pargheliese. Mi riferisco alla legalità, che è da tempo l′emergenza delle emergenze, e che è un problema di importanza fondamentale – prioritario anche rispetto alle politiche ambientali e turistiche – e sul quale è necessario richiamare anche l′attenzione pubblica, per non rischiare di toccare un punto di non ritorno. E′ noto a tutti che su questo fronte le passate amministrazioni hanno lasciato una pesante eredità. E tuttavia occorre che l′argomento della legalità venga discusso ed esaminato subito, senza pregiudizi ideologici e di collocazione politica e senza contrapposizioni intransigenti. Quindi, anche con la gente e soprattutto con l′opposizione, che è parte essenziale dell′amministrazione del Comune, al pari della maggioranza, avendo, tra l′altro, il compito di controllare chi sta amministrando.
Senza dubbio il percorso da compiere è diventato più tortuoso, ma non credo sia venuta meno l′esigenza di imprimere una radicale svolta alla politica amministrativa di Parghelia, di cambiare la rotta, riconciliando i cittadini con la legalità e la trasparenza. Si tratta certamente di una grande impresa di cambiamento, che, in aggiunta al coraggio e allo spirito di apertura, esige il consenso e l′apporto di tutta l′opinione pubblica pargheliese, e quindi l′attivazione di canali di partecipazione democratica alla gestione della cosa pubblica. Perché non c′è, né ci può essere, un cambiamento reale senza uno sguardo dal basso e senza un coinvolgimento politico di tutti. Queste sono, a mio avviso, questioni decisive per il futuro di Parghelia: alla complessa situazione politica e sociale non resta, infatti, che rispondere con un′ampia partecipazione e con grande coesione.
Pertanto, per superare la difficoltà di salvaguardare quelli che considero “beni comuni”, cioè la legalità prima di tutto, ma anche l′ambiente e la qualità della vita dei cittadini, sarebbe opportuno che i pubblici amministratori cogliessero il significato politico della notevole affluenza dei pargheliesi alle urne nel maggio scorso, che, a mio parere, è un incoraggiamento a fare, ad agire, e a sistemare immediatamente in agenda i temi essenziali della convivenza cittadina, pur in presenza delle insufficienti risorse finanziarie del Comune. Ma, per cambiare veramente lo stato delle cose, è necessario pure vincere e spezzare l′inerzia e la rassegnazione, che ha sempre caratterizzato i dirigenti locali della politica, ed evitare di rifugiarsi nell′ordinaria e routinaria attività amministratiova. Al di là di ogni retorica, da questo si misurerà la capacità politica della nuova amministrazione di guardare al futuro, senza tuttavia trascurare di voltarsi anche un po′ indietro, prima di riprendere il cammino. Bisogna farlo interrogandosi anche sulle ragioni del passato fallimento politico e chiedendosi pure perché ci si trova, un′altra volta ancora, a risalire una montagna, proprio quando si pensava di aver messo un piede sulla vetta.
Questo è quello che penso, sperando, come per il passato, di svolgere un servizio a vantaggio – lo dico senza alcuna supponenza – della politica e dei miei concittadini.
Andrea Locane