E’ stata una seduta tranquilla, quella del Consiglio comunale di Ricadi di ieri pomeriggio, priva di polemiche nonostante le notizie apparse ieri sulla stampa locale circa il (presunto) mancato pagamento di alcuni tributi comunali da parte di due consiglieri di minoranza, “segnalazione” a quanto pare esternata dal sindaco.
Quattro i punti all’ordine del giorno, la maggior parte passati con il voto anche dell’opposizione.
Ha introdotto i lavori il primo cittadino Pino Giuliano, il quale ha passato immediatamente la parola ad alcuni tecnici presenti in sala chiedendo loro di illustrare il primo punto all’ordine del giorno, riguardante la modifica dell’atto costitutivo e dello statuto del cosiddetto “Gruppo di Azione Costiera Costa degli Dei” (GAC), un’associazione temporanea di scopo formata da 16 comuni e operatori nell’ambito della pesca, avente come scopo l’attuazione di misure indirizzate allo sviluppo sostenibile delle zone di pesca.
Tramite la Regione erano stati ottenuti due milioni di euro di fondi europei. Di questi, 1,4 sono destinati ai privati (finanziamenti del 60%), la parte rimanente per il settore pubblico (100% fondo perduto).
I tecnici hanno spiegato quanto successo negli ultimi tempi ed il motivo per cui il provvedimento è stato portato all’attenzione del consiglio ricadese. In sostanza, la Regione Calabria ha rimodellato la normativa riguardante i Parchi Marini che sono stati accorpati. Questo intervento poteva mettere a rischio il lavoro fatto fino ad ora per il reperimento e l’utilizzo dei fondi disponibili. E’ quindi venuta fuori l’esigenza di individuare un nuovo ed affidabile ente capofila che si assumesse la responsabilità del progetto e permettesse di portalo a compimento. Come hanno specificato i tecnici, è stato in tal senso fatto il possibile affinché il progetto fosse pilotato da un ente del vibonese. E tra gli enti della provincia, considerando che l’amministrazione provinciale ed il Comune di Vibo non navigano in buone acque da un punto di vista finanziario e politico, è stato interpellato e coinvolto il Comune di Ricadi che, come hanno riferito i medesimi tecnici, si è messo immediatamente a disposizione, soprattutto nella persona del consigliere Francesco Giuliano che ha avuto il compito di seguire da vicino la vicenda.
Questi fondi tra non molto dovrebbero essere effettivamente spendibili (i tecnici hanno affermato che tra alcuni mesi partiranno i bandi, per cui nel 2014 gli interventi saranno in fase di implemetazione). A cosa serviranno nello specifico? Come accennato, avranno come scopo lo sviluppo del settore della pesca. Attenzione però. Non si tratta di interventi ampi e strutturali che incentivino la pesca; al contrario, sono misure circoscritte, nello spazio e nel tempo, che potranno e dovranno innescare processi virtuosi.
L’Unione Europea, infatti, nelle sue politiche, non punta a favorire un aumento della pesca, ma a ristrutturare il settore in un’ottica di sostenibilità ambientale per mirare alla tutela dell’ambiente ed allo sviluppo del turismo. Non si cercherà, perciò, di aumentare, ad esempio, il numero delle imbarcazioni destinate alla pesca per far crescere il pescato. Quello che si vuole fare è diversificare le attività del settore, sviluppando nuove iniziative imprenditoriali ad esse collegate che possono portare ricchezza senza intaccare le risorse ittiche che nei decenni si stanno drasticamente riducendo. Questo significa che tali fondi saranno utilizzati, ad esempio, per attività di itticoltura, oppure per organizzare eventi legati al mare e tante altre iniziative simili (sono finanziabili diversi progetti, purché abbiano attinenza con la realtà e purché si inseriscano nell’ottica della sostenibilità ambientale poc’anzi esposta).
La proposta portata all’attenzione del civico consesso, dopo la richiesta di alcune delucidazioni da parte del consigliere di minoranza Franco Saragò, è passata all’unanimità.
Il secondo punto all’odg, riguardante i provvedimenti per intensificare la differenziata, è stato illustrato dal vicesindaco Vera Carone. Quest’ultima ha elencato le azioni intraprese dall’amministrazione per aumentare la raccolta differenziata che negli ultimi mesi a Ricadi e frazioni ha raggiunto e superato la soglia del 53%. La Carone ed il sindaco hanno più volte sottolineato come il Comune di Ricadi, in un periodo in cui la nostra Regione è infestata in ogni angolo dai rifiuti, sia diventato un esempio anche fuori dai confini regionali. Ed uno dei prossimi obiettivi, per innalzare ulteriormente la percentuale di differenziata, è proprio quello di stabilire gemellaggi con altre realtà italiane che si stanno distinguendo nel medesimo settore. Lo scopo è quello di raggiungere il 100% di differenziata entro il 2020 (il 70% nel 2014). Tra le misure per il raggiungimento di questi obiettivi il vicesindaco ha elencato, inoltre, la realizzazione di un centro per incentivare il riuso dei beni nei cicli produttivi, come pure l’istituzione di un osservatorio per monitorare costantemente la situazione, senza dimenticare che a breve verrà apposto un codice a barre sui sacchetti che permetterà di calibrare la tassa sui rifiuti in base all’effettivo conferimento (quindi chi ricicla di più pagherà meno tasse).
Il sindaco Pino Giuliano ha spiegato infine che, oltre ai risultati ottenuti nel decoro urbano ed ai risparmi di soldi prima usati per pagare il conferimento in discarica, la raccolta differenziata permetterà di creare nuovi posti di lavoro e di scovare evasori fiscali (il primo cittadino ha affermato che finora sono state individuate circa 400 utenze prima “sconosciute”).
Anche questo punto è passato all’unanimità e senza suscitare alcun dibattito.
Il terzo argomento all’odg è stato presentato dal comandante dei vigili del Comune. Si tratta di un regolamento per l’esercizio degli autoservizi pubblici non di linea, cioè i taxi e il noleggio con conducente. Servirà- come ha ribadito il sindaco- a far crescere l’organizzazione dei servizi nel territorio. La minoranza su questo punto si è astenuta per il solito motivo esternato in altre occasioni, e cioè perché- a detta di Franco Saragò- questo regolamento doveva essere prima portato e discusso in Commissione. A Saragò ha risposto il vicesindaco spiegando che dall’interpretazione della normativa comunale non si evince questa necessità.
Il quarto ed ultimo punto all’odg è stato esposto dal consigliere Francesco Giuliano. La minoranza ha abbandonato l’aula senza esplicitare la motivazione di questo gesto. Giuliano ha ripercorso gli ultimi finanziamenti ottenuti in ambito culturale, cercando di collegarli tra loro in quanto, messi assieme, permetteranno, secondo la maggioranza, il miglioramento e la diversificazione dell’offerta turistica e daranno più rilievo ad alcuni paesi del comune, tra cui Ricadi capoluogo. In tal senso, Giuliano ha messo in evidenza i circa 100 mila euro ottenuti di recente che serviranno per creare un museo della cultura contadina a Ricadi, in un edificio ex frantoio che sarà messo a nuovo ed ospiterà i numerosi oggetti raccolti negli anni dal prof Melidoni.
In chiusura della seduta ha preso la parola il consigliere Michelangelo Mirabello, il quale ha parlato di un Comune, Ricadi appunto, che si sta guadagnando una reputazione positiva, come dimostra, sempre a sua detta, la scelta ricaduta sull’ente di fare da capofila nel progetto discusso dal Consiglio.
Per Mirabello, Ricadi prima “era la barzelletta della provincia, la cenerentola, mentre oggi è il contrario”.
MarioVallone
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