Quasi 500 anni fa, a Serra San Bruno…

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Di seguito la nota dell’On. Francesco Bevilacqua, Presidente del Coordinamento Regionale di Fratelli d’Italia, sul cinquecentenario della riconsegna del monastero di Santo Stefano ai certosini.

Quasi 500 anni fa, esattamente il 27 febbraio del 1514, Serra San Bruno festeggiava la riconsegna del Monastero di Santo Stefano all’ordine dei Certosini ed alla cerimonia di “recuperazione” partecipavano, quel giorno, non solo i priori della Case Meridionali, ma, a conferma di quanta importanza avesse l’evento, anche gli esponenti dell’aristocrazia calabrese e napoletana.

Santa Maria del Bosco

L’Ordine di San Bruno di Colonia si riappropriava, dopo più di 300 anni, dell’Abbazia, purtroppo ridotta in pessimo stato. Le complesse vicende che nel tempo avevano coinvolto Santo Stefano del Bosco, insieme ad una serie di eventi tellurici ed alla probabile incuria dei monaci cistercensi, che si erano insediati fra le mura del Monastero nel 1192, avevano lasciato un profondo segno sulla Certosa, che negli anni successivi tornò lentamente all’antico splendore grazie all’opera dei monaci di San Bruno. Di tutto quello che i certosini fecero per migliorare l’Abbazia oggi non rimangono purtroppo che ruderi e frammenti, ma il 27 febbraio resta ugualmente una data storica, non solo per l’ordine monastico, ma per l’intero territorio calabrese. Con molta probabilità la ricorrenza trascorrerà nel silenzio delle istituzioni e della politica locale e regionale, che sembra non rendersi conto dell’importanza dell’evento e, forse, neanche della Certosa stessa. Un intero paese costruito intorno al monastero, una dei quattro rimasti in Italia, l’economia di un territorio che per secoli si è basata esclusivamente sulle opere dei monaci e che ancora oggi deve alla presenza dell’Abbazia buona parte del proprio sistema economico e produttivo, quest’anniversario potrebbe rappresentare per Serra San Bruno un nuovo punto di partenza, una “recuperazione” di un meccanismo che su quelle montagne, conosciute nel mondo intero grazie al cammino di contemplazione di Bruno di Colonia sembra essersi inceppato. La politica purtroppo ad oggi resta muta e pare ricordi solo a parole l’importanza della Certosa. Ad otto mesi dal cinquecentenario della riconsegna del Monastero di Santo Stefano del Bosco ai certosini tutto tace, o almeno così sembra, nessun fermento, niente che faccia pensare a dei preparativi per un evento che potrebbe invece veicolare un intero mondo religioso e turistico verso le Serre vibonesi, attraverso i sentieri dell’anima di un ordine monastico ancora vivo e fecondo di vocazioni. “ Pensare alla costituzione di un comitato” – afferma l’On. Bevilacqua, Presidente del Coordinamento Regionale di Fratelli d’Italia – che si occupi non solo di organizzare i festeggiamenti, ma che s’interessi di promuovere l’evento, creando un canale di comunicazione per un’occasione che potrebbe diventare, se ben gestita, non solo motore di nuove economie, ma segno tangibile di cambiamento per un territorio troppo spesso dimenticato. I festeggiamenti per l’anniversario inoltre, se inseriti nel contesto di destagionalizzazione turistica a cui l’attuale Governo regionale fa più volte riferimento, potrebbero rappresentare il punto di partenza di una nuova concezione territoriale anche per gli esponenti politici del territorio. Quello che oggi mi chiedo insomma, e come me molti cittadini, è se la politica locale, attraverso l’ Amministrazione Comunale o il Governo Regionale intenda provvedere all’organizzazione dell’evento, che assume un’importanza storica, religiosa, culturale e turistica di rilievo e che dovrebbe essere la dimostrazione di come la volontà di risollevare il territorio, partendo anche da simili occasioni, si trasformi in fatti concreti.”

                                                                                                                                                   On.Francesco Bevilacqua

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One Reply to “Quasi 500 anni fa, a Serra San Bruno…”

  1. Qualcuno dovrebbe spiegare all’On. Bevilacqua che la certosa non è una abbazia, in quanto non è retta da un abbate ma da un priore. La dizione corretta è monastero!!!

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