Sabato 25 e Domenica 26, si è celebrata la 13esima Giornata Nazionale del Sollievo, istituita dal ministero della Salute e promossa dalla Fondazione nazionale Gigi Ghirotti, giornalista della Stampa che negli anni ’70, colpito dalla malattia oncologica, parlò per la prima volta sui mezzi di informazione radiotelevisivi, oltre che del suo caso personale, anche della cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e psicologica determinata dalla malattia. In particolare, attraverso interviste e corrispondenze dagli ospedali, entrò nelle case degli italiani ponendo il problema-necessità di umanizzazione della medicina e delle strutture sanitarie.
In molti ospedali Italiani, tra cui Vibo Valentia, si sono tenute manifestazioni che hanno visto coinvolte realtà istituzionali della società civile e del mondo del Volontariato. L’evento che nel capoluogo cittadino si è svolto in Piazza Municipio, è stato promosso dall’ Asp con la sua Commissaria la dott.ssa Maria Pompea Bernardi. Ha visto la partecipazione del CSV di Vibo Valentia (Centro Servizi al Volontariato) e del suo Presidente Dott.Roberto Garzulli, e di circa 10 associazioni di volontariato e no profit e studenti della Provincia che hanno operato e collaborato partecipando con stand informativi che sono stati allestiti anche nelle città di Serra S.Bruno e Tropea.
Lo scopo della manifestazione è stato quello di informare e sensibilizzare i cittadini sull’importanza di promuovere la “cultura del sollievo” ed estendere la consapevolezza che il sollievo non è solo desiderabile ma anche possibile. In questa giornata, infatti, si afferma la centralità della persona malata e l’affrancamento dal dolore inutile e viene evidenziata l’importanza che rivestono nell’alleviare la sofferenza non solo le terapie più avanzate ma anche il sostegno psicologico e la capacità di rapportarsi umanamente a chi soffre considerando il malato nella sua interezza e ponendo attenzione a tutti i suoi bisogni, psichici, fisici, sociali e spirituali per creare la migliore qualità di vita per il malato e per la sua famiglia.