La stagione estiva si avvicina e l’argomento depurazione, naturalmente, diventa sempre più al centro dell’attenzione. A tal proposito il Comune di Spilinga, attento alle problematiche ambientali, ha voluto dare l’ennesima garanzia sullo stato del proprio depuratore consortile prospiciente alla fiumara Ruffa, una delle più discusse in tema di scarichi fluviali, attivandosi prontamente nel perfezionare tutti gli adempimenti necessari ad ottenere un impianto efficiente e controllato sotto tutte le normative igienico-sanitarie.
E quindi dall’istanza prodotta dal sindaco Franco Barbalace, corredata con l’attestazione dell’Arpacal e dei relativi certificati di analisi chimico-fisiche e microbiologiche con il seguente giudizio “dai risultati analitici di laboratorio, per i parametri determinati, il campione risulta essere conforme alla tabella per lo scarico in acque superficiali, così come dal decreto legislativo n. 152/06 e con allegati 3 rapporti analitici”, la Provincia di Vibo Valentia, settore “Tutela ambientale e Difesa del Suolo” ha concesso in modo definitivo, e non più provvisorio, l’autorizzazione allo scarico dell’acque reflue provenienti dall’impianto di depurazione, sito in località “Ligunì”, facendo una serie di controlli, oltre quelle dell’Arpacal, con personale tecnico del settore.
“Abbiamo prontamente cercato di seguire le direttive in tal senso, sia quelle imposte dalla legge, sia per dare ancora maggiori garanzie per la salubrità ambientale – spiega il Sindaco Franco Barbalace – problematiche messe alla luce in modo specifico ultimamente da Legambiente con il Dossier sullo stato della depurazione in Calabria. Un documento, che invitava i sindaci, oltre agli altri enti di competenza, a farsi garanti degli interventi necessari per mettere in efficienza il sistema e risolvere definitivamente il problema della depurazione. Vi era un invito su come i sindaci calabresi, sulla costa come nell’entroterra, si devono rendere promotori di una stretta collaborazione con i tecnici dell’Arpacal, per avviare da subito un monitoraggio capillare degli impianti, verificandone le criticità, il deficit di funzionamento e individuando le misure necessarie al ripristino della completa funzionalità. Cosa che, attivandoci con l’ufficio tecnico e i relativi organi di controllo del settore, abbiamo fatto puntualmente”.
Da notare che la provincia calabrese che, secondo i dati, ha la copertura peggiore del servizio di depurazione è quella di Vibo Valentia con solo il 40,9% di abitanti equivalenti serviti da un sistema di depurazione obsoleto e che solo tre Comuni della costa, compreso quello di Spilinga, hanno l’autorizzazione definitiva allo scarico, mentre su 28 Comuni in tutta la Provincia solo 16 hanno conseguito l’attestazione, tra provvisoria e definitiva.
Negli ultimi mesi, infatti, tramite anche la sensibilità della Prefettura e dei vari enti e associazioni di riferimento si sono succeduti incontri, riunioni e richieste di amministratori locali, associazioni e cittadini.
Come sottolinea nel dettaglio il rapporto di Legambiente “una situazione a parte riguarda la Costa degli Dei, una delle mete turistiche più ambite in Italia. Molti dei depuratori risultano privi di autorizzazione allo scarico (tra questi: Briatico, Parghelia, Pizzo, Ricadi, Tropea), altri risultano ancora sottoposti a sequestro giudiziario. Molte le frazioni e i quartieri non collettati e quindi privi di alcun trattamento, una situazione comune a tutto il territorio vibonese dovuta anche alla particolare orografia del territorio”.
La gravissima situazione, secondo Legambiente, impone che la depurazione degli scarichi e la qualità delle acque di fiumi, di torrenti e del mare diventino una priorità per la Calabria.
Un’occasione importante è quella data dai fondi Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), per cui è stato firmato l’Accordo di programma del “Piano nazionale per il Sud”, con l’obiettivo di mettere in campo gli interventi di disinquinamento e di adeguamento del sistema fognario-depurativo. I Comuni, anche quelli della fascia costiera e dell’entroterra vibonese, stanno eseguendo l’iter avviato di concerto con il Dipartimento regionale dell’ambiente, con la convocazione delle conferenze dei servizi, la predisposizione dei bandi di gara e l’assegnazione del servizio di gestione.
E’ in questo modo la Calabria potrà rilanciare la sua vocazione ed immagine turistica, assicurando a cittadini e turisti un mare sano e pulito già dalla prossima estate. A Spilinga il primo passo è stato compiuto.