La replica del sindaco di Tropea Gaetano Vallone

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RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO:

Nell’articolo apparso sul “Quotidiano della Calabria” e sulla “Gazzetta del Sud” in data 22 Maggio 2013, nonché sulle pagine del sito web tropeaedintorni.it, avete dichiarato che la vostra tregua nel fare opposizione era dovuta ad una vostra strategia nel tentativo di indurre la maggioranza ad abbassare i toni della polemica.

Il nostro silenzio nei vostri confronti risale a parecchio prima della vostra strategia; il nostro silenzio era dovuto a noncuranza consapevoli che eravate in contrizione, intenti a recitare il “mea culpa” per tutte le malefatte, per tutti i mali che avete causato alla città.

Avete il coraggio di parlare del porto, voi che il porto avete distrutto, voi che il porto avreste voluto regalare ad una società torinese le cui grinfie erano già presenti e pressanti sul porto di Tropea?

E’ vero come voi dite che la nostra attenzione era ed è ancora rivolta alla vicenda porto, ma per riparare ad un danno, quello da voi fatto, della cui entità non vi rendete nemmeno conto. Vero è che la questione porto (ed è questo un altro regalo fatto alla città) ci ha distratti da problematiche di natura istituzionale e mi auguro che il mio impegno finisca al più presto. Eppure vi avevamo avvisato e pregato di tornare sui vostri passi dimostrandovi la nostra disponibilità a mediare, consapevoli e convinti che la vostra insensata decisione ci avrebbe condotto nel caos. E il Consiglio di Stato ci ha dato ragione.

Noi non facciamo regali col patrimonio della nostra città, non programmiamo vendite di gioielli di famiglia col recondito scopo di lucrare prebende e distruggere in un sol colpo il patrimonio immobiliare della città di Tropea.

I turisti che arrivano sono ormai pochi?

A riprova della vostra miopia lasciamo parlare i dati che categoricamente vi smentiscono, nonostante la crisi.

Mi sono auto celebrato per aver tolto da Tropea sporcizia e caos?

Mentite sapendo di mentire!

L’aver riportato le 5 vele di Legambiente per anni consecutivi, l’aver dotato la città di infrastrutture e di servizi all’altezza che a tutt’oggi non mi soddisfano completamente, questo forse mi ha celebrato nel passato. Non sono di certo un narcisista che si auto celebra. Sono stato e sarò sempre un amministratore che ha lavorato in silenzio e che ha fatto parlare sempre i fatti.

E’ vero che la spazzatura ci sommerge e faccio di tutto per guardare altrove prima di assumere delle decisioni eclatanti. Guardiamo oltre i confini di Tropea, in altri siti e centri urbani della Calabria. Sono andato personalmente ad ispezionare la discarica di San Pietro Lametino così come quella di Pianopoli per vedere quello che succede, per documentarmi, per poi sparare a zero senza lesinare raccomandazioni e senza badare, come sempre, ad appartenenze politiche; i miei colori sono quelli della città.

Le spiagge sono malridotte?

Tra i tanti poteri che non conoscevo di avere, ne scopro un altro grazie a voi. Mi ritrovo alla mia età figlio di Eolo, dio dei venti e nipote di Nettuno, dio del mare nonché figlio putativo di Venere dea dell’amore. Pertanto è mia la responsabilità delle mareggiate che hanno causato tanti danni alle strutture private e pubbliche! Sara anche mio però, da figlio putativo di Venere, l’amore che ci consentirà di rimediare ai danni causati!

Gaetano Vallone

Sindaco di Tropea

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