Tassa di soggiorno a Pizzo Calabro: l’amministrazione comunale spiega i motivi di questa scelta

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«L’imposta di soggiorno è esclusivamente di scopo ed i proventi saranno destinati a migliorare i servizi turistici, per il conseguimento di obiettivi e progetti che saranno concordati con gli operatori del settore».

All’indomani del Consiglio comunale che ne ha deliberato l’applicazione, l’assessore al Turismo, Giacinto Maglia, illustra i motivi che hanno indotto il Comune di Pizzo ad adottare l’imposta di soggiorno e rassicura gli operatori turistici sull’impatto che avrà sul comparto.
«Abbiamo optato per un importo molto basso, pari a un euro per ogni tipologia di struttura turistico alberghiera – spiega Maglia -. Inoltre, il pagamento, a carico dei turisti dai 16 anni di età in su, sarà dovuto soltanto per soggiorni di durata massima di 7 giorni. Oltre questo limite temporale l’imposta non dovrà essere versata. Stiamo parlando, quindi, di una spesa che potrà essere al massimo di 7 euro per persona. Meno di quanto, a parità di durata del soggiorno, si paga in altre località della Costa degli Dei, come Tropea (0,50 euro a stella per 15 giorni) o Briatico (0,50 per i 2 stelle e B&B, 1 euro per i 3 stelle e 2 euro fino a 5 stelle, per 7 giorni)».
Per l’amministratore napitino, dunque, l’impatto della tassa di soggiorno, che sarà applicata soltanto nei mesi estivi, non determinerà un calo delle presenze, ma contribuirà in maniera efficace a drenare risorse utili per il settore turistico, che sul medio e lungo periodo potrà quindi incrementare la propria capacità attrattiva migliorando l’offerta complessiva.
«Gli introiti, quantificabili in circa 200mila euro l’anno, saranno destinati esclusivamente a migliorare i servizi per il turismo, dal trasporto pubblico alla pulizia delle spiagge, dall’allestimento degli information point alla segnaletica turistica – continua Maglia -. In ogni caso, l’impiego della risorse sarà oggetto di specifici incontri con gli operatori del settore, insieme ai quali stabiliremo progetti e priorità di utilizzo dei fondi».
Infine, Maglia fa una considerazione politica, mettendo in evidenza come anche la minoranza consiliare fosse a favore dell’istituzione della tassa di soggiorno. «Sebbene gli esponenti dell’opposizione abbiano preferito disertare l’ultima seduta del Consiglio comunale, durante la quale è stata deliberata l’imposta – ricorda l’assessore -, in passato si erano espressi a favore di questa ipotesi. Anzi, sono stati i primi a ventilare la necessità di ricorre all’imposta di soggiorno per incrementare le risorse a favore del settore turistico. Noi ci siamo assunti la responsabilità di passare dalle parole ai fatti».

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