Un attaccamento alle proprie origini che è stato determinante anche nella scelta del nome della band, tratto appunto dal dialetto santonofrese: “Farra” (baldoria) e dal greco “gonè” (portatori di, generatori); da qui: FARRAGONIA. In altre parole: garanzia di gioia e allegria messe in musica.
Nicola Alessio (basso) Francesco Carioti (percussioni) Giuseppe Ventrice (ai fiati), Salvatore Ventrice (al tamburello), Francesco Dileo (alla chitarra acustica), Gerardo Orlando (alla fisarmonica e all’organetto), Chiara Suppa (voce), Giuseppe Dileo (voce, lira calabrese e chitarra) sono i componenti della band. Otto musicisti che hanno deciso di unire le loro esperienze in un progetto comune con l’obiettivo di <<coinvolgere i giovani proiettandoli in un mondo dai “sapori” della tradizione, perché conoscere le proprie radici fa vivere con più consapevolezza il presente e prepara ad affrontare il futuro>>. Questo il “credo” dei Farragonia, come ha voluto sottolineare il loro manager Gaetano Bartoluccio. Prossimo appuntamento, quindi, per ascoltare gli inediti etno ”u cantu du sciancatu”, “ rosa d’amuri” e il nuovo sound per gli ever green come “riturnella”, “vitti na crozza”, “Calabria mia” del conterraneo Mino Reitano, insieme a tante altre, è per domani, domenica 26 maggio, nella piazza di Daffinà di Zambrone con i Farragonia in concerto “ ..Finu a spunta i suli” ,che si esibiranno in occasione dei festeggiamenti in onore di San Francesco di Paola all’insegna del motto “Lu sapuri di l’anticu porta dintra na magia, junta e balla cu n’amicu ca nci su i Farragonia”.
Rosamaria Gullì
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