Legalità, arte, scuola, società, spiritualità. Questi, gli ingredienti della manifestazione che si è svolta la scorsa domenica nel centro collinare sito alle pendici del Poro. L’occasione è stata offerta dalla donazione, da parte della locale parrocchia, alla caserma dei carabinieri, di un’opera scultorea raffigurante il logo della Benemerita. Il manufatto è stato apposto sulla parete d’ingresso della locale stazione. La scultura, realizzata da Tonino Gaudioso, giovane artista del posto, il quale si è segnalato, negli ultimi anni, per il suo stile, sobrio e fresco, in cui coniuga mirabilmente tradizione e modernità. La sua “scommessa” artistica, inoltrata in tempi di crisi profonda per la cultura e l’arte in particolare, risulta vinta. Non soltanto per i risultati fin qui ottenuti, ma anche per il coraggio manifestato con la perseveranza e la coerenza alle proprie idee e creatività. La cerimonia ha avuto inizio nella chiesa parrocchiale “San Nicola”. Durante la sua omelia, don Felice La Rosa ha spiegato il senso dell’iniziativa e si è soffermato, in particolare modo, con la preghiera «nel ricordo di tutte le vittime appartenenti alle Forze dell’ordine che hanno sacrificato la vita per un nobile ideale di giustizia». È stata poi la volta del capitano Francesco Di Pinto del Comando dei carabinieri di Tropea, il quale ha dichiarato: «Molte realtà territoriali vedono da sempre la stazione dei carabinieri e la chiesa come due autorevoli istituzioni. A Zungri, le due istituzioni collaborano da sempre in direzione di una crescita civile e spirituale della società. La donazione dell’effige -ha concluso Di Pinto- suggella tale unione». Il maresciallo Anna Pezzano, in servizio presso la stazione di Zungri, ha letto poi la “Preghiera del carabiniere”. È toccato quindi agli allievi delle scuole zungresi. Una loro rappresentanza ha menzionato frasi di uomini dello Stato impegnati in prima linea sul versante della legalità. Un’allieva, ad esempio, ha citato Paolo Borsellino: «È normale che esista la paura, in ogni uomo, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti». A tale proposito occorre sottolineare che il comandante della stazione, Dario Randazzo aveva accolto, nei giorni scorsi, l’invito da parte della scuola di approfondire il tema della legalità con mirati seminari. Il cerimoniale si è concluso con l’alzabandiera e l’inno di Mameli intonato dal complesso bandistico zungrese “Giuseppe Verdi”. Infine, la benedizione della targa, da parte di don Felice La Rosa; presente, una folta rappresentanza della cittadinanza e varie autorità civili e militari.
Corrado L’Andolina