Il Comune di Drapia ha deciso di non voler più gestire direttamente (come aveva fatto per i primi lotti) le gare d’appalto per l’affidamento dei lavori di pavimentazione. Esso ha, infatti, scelto di affidarsi alla Stazione Unica di Vibo Valentia per l’appalto del secondo lotto della pavimentazione di Brattirò, mediante l’adozione della procedura negoziata aperta a tutte le imprese edili che si sono accreditate sull’albo comunale .
Pur essendo tuttora convinto dell’inopportunità dell’opera, approvo questa decisione che avevo caldeggiato più volte in sede di Consiglio comunale, addirittura chiedendo la rettifica del verbale del burrascoso Consiglio comunale del 28 giugno 2012 in cui non era stato riportato il mio auspicio a promuovere “l’indizione di gare pubbliche, magari aperte, per garantire la massima serietà e efficienza quando poi verranno appaltati i lavori.”
Anche se la gara in questione è aperta solo alle ditte di fiducia del Comune, noto, con piacere, che la giunta si sia ravveduta dall’utilizzare il metodo delle gare ristrette a cinque ditte, molte delle quali dichiaravano 1, 2 o 0 dipendenti, adottato per le procedure di appalto dei primi lotti delle pavimentazioni di Brattirò, Gasponi e Caria. Procedura gestita direttamente dal comune che aveva causato verifiche ulteriori, strascichi di carteggi e opacità.
Se gli amministratori si sono ravveduti, questo è avvenuto, a mio parere (anche se non lo ammetteranno mai!) anche per merito delle richieste di trasparenza portate avanti da questo blog, che ha tradotto e rappresentato un’esigenza di chiarezza avanzata da molti cittadini.
Invito, quindi la cittadinanza a esercitare con la massima attenzione un proficuo controllo democratico su tutti noi amministratori affinché le nostre determinazioni vadano sempre nella direzione di promuovere massima trasparenza, concorrenza, risparmio.
Cosmo Vallone,
Consigliere del Comune di Drapia
Prima di pervenire alla conclusione che gli amministratori si siano ravveduti, attendiamo di vedere se la delega alla SUA della procedura di indizione della gara d’appalto dei lavori di decoro urbano da realizzare a Brattirò rappresenta l’inizio di una nuova prassi destinata a consolidarsi; potrebbe, infatti, trattarsi di un’eccezione dettata da motivi contingenti, peraltro un po’ annacquata negli effetti dalla prescrizione – contenuta nella determinazione a contrattare – di invitare alla procedura negoziata solo le imprese incluse in un elenco ristretto redatto dal RUP attingendo dall’elenco delle imprese di fiducia del Comune per tale tipologia di affidamento (non di tutte quelle idonee, quindi). Ciò detto, pur con i limiti predetti, è doveroso un giusto plauso all’Amministrazione per una decisione opportuna, orientata al rispetto dell’efficienza amministrativa e della trasparenza.
Concordo con il consigliere Cosmo Vallone nel sottolineare l’importanza di questo blog quale fattore di ampliamento degli spazi di confronto democratico e collettore delle istanze di trasparenza amministrativa provenienti da singoli cittadini e da associazioni (poche, invero); ruolo che risalta con ancora maggiore evidenza in assenza di canali di interlocuzione istituzionalizzati, essendo il Comune ancora oggi sprovvisto di un regolamento sulla partecipazione popolare, a lungo e da più parti inutilmente invocato.
Una parola di sincero apprezzamento vorrei, infine, spendere nei confronti del consigliere Vallone per l’invito rivolto ai cittadini ad esercitare un corretto controllo democratico sull’operato di quanti sono stati chiamati a perseguire l’interesse pubblico, trattandosi di un’esortazione proveniente da chi di quel tipo di controllo diffuso è diretto destinatario. Analoga consapevolezza sarebbe auspicabile dimostrassero tutti coloro i quali rivestono il delicato e difficile ruolo di amministratore comunale.
Saluti.
Guido Di Bella