Abbiamo rivolto tre semplici domande a Corrado L’Andolina, avvocato e giornalista, presidente dell’associazione culturale Aramoni, per sapere come procede l’organizzazione del Tamburello Festival 2013, evento simbolo dell’estate vibonese, organizzato a Zambrone dal sodalizio da lui presieduto, che richiama in paese ogni anno ad agosto circa dieci mila persone.
COME PROCEDE L’ORGANIZZAZIONE DEL TAMBURELLO FESTIVAL 2013?
L’organizzazione del festival procede in maniera ordinata. Abbiamo individuato il filo conduttore che animerà il fulcro della kermesse. Una scelta proiettata, come sempre, nel cuore della cultura popolare calabrese, soprattutto, nella sua tradizione coreutico-musicale.
QUALI GRUPPI SI ESIBIRANNO QUEST’ANNO?
Come al solito, in apertura, ci sarà un quartetto tradizionale. Puntiamo su un grande nome del Pollino. Un anziano zampognaro di rara esperienza. E quando dico “grande” mi riferisco al suo aspetto umano e musicale, alla sua capacità di interpretare, fedelmente, le “Pastorali del Pollino”.
QUALI SONO LE NOVITA’ RISPETTO ALLE SCORSE EDIZIONI?
La novità é rappresentata dalla poesia. In alcune passate edizioni abbiamo avuto un momento teatrale con la lettura di brani letterari calabresi. Quest’anno, la novità… é data dal fatto che sarà l’autrice stessa a leggere le poesie prescelte… Si tratta di una poetessa di un comune limitrofo a Zambrone, di eccezionale caratura intellettuale e umana.
Poi dovremmo avere la proiezione di un video (durante i concerti) dedicato al decennale del festival. Per il resto, puntiamo a mantenere la stessa formula, migliorando i vari aspetti. Non ci interessano gli “effetti speciali”, i presentatori, i “grandi” nomi… Ci interessa, invece, fare cultura (nel senso più nobile) divertendoci… Lontanissimi dalle logiche dei cosiddetti “grandi-eventi” e vicinissimi… nel mostrare il volto antico della Calabria musicale che si esprime con pipite, zampogne a chiave, lire, tamburelli, organetti, chitarre battenti…
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