Il parroco di Brattirò, don Sergio Meligrana, ha reso noti i nomi dei componenti del Comitato Festa Santi Medici Cosma e Damiano 2013. Faranno parte di questo organismo 12 persone, 7 uomini e 5 donne: Pasquale Ferraro, Maria Romano, Antonio Rombolà, Francesco Rombolà, Giuseppe Rombolà, Lucia Rombolà, Viola Rombolà, Cosmo Schiariti, Pasqualina Speranza, Cosmo Vita e Domenica Vita. Solitamente i nominativi “da Cummissioni” (in dialetto la chiamiamo così) venivano comunicati a fine giugno in occasione della festa di San Pietro. Da allora i membri avevano circa tre mesi e mezzo per organizzare sia la tre giorni di festa di fine settembre, sia la successiva festa di ottobre, ricorrenza istituita negli anni sessanta che veniva celebrata due domeniche dopo la festa settembrina e che aveva come scopo quello di permettere ai brattiroesi, a settembre impegnati nell’accoglienza dei pellegrini, di dedicarsi esclusivamente alla preghiera ed all’adorazione dei Fratelli Medici.
Lo scorso anno don Sergio, parroco del paese dal luglio 2011 dopo la morte di don Giuseppe Furchì, ha proposto di celebrare una prima festa ad agosto per permettere agli emigranti di parteciparvi e di eliminare in futuro quella di ottobre (la festa di fine settembre, naturalmente, non è stata toccata). Nel 2012, quindi, le statue sono state portate in processione per tre volte: ad agosto, a settembre e ad ottobre. Ma da quest’anno la festa di ottobre dovrebbe essere eliminata, per cui vi saranno due processioni, una in estate ed una ad inizio autunno (il 27 settembre appunto). Per tale motivo il comitato festa è stato nominato in anticipo, così queste persone avranno tutto il tempo di preparare al meglio anche la prima ricorrenza di agosto.
Un’altra ragione che ha indotto il sacerdote a questa anticipazione dovrebbe essere il fatto che le statue dei Santi Cosma e Damiano dovrebbero essere restaurate e vi è perciò bisogno di impegnarsi per raccogliere i fondi necessari, compito che dovrebbe spettare al nuovo comitato. Ma su questo aspetto ancora non si hanno conferme. Certo è che le sacre effigi devono essere restaurate poiché, specie in alcune parti, appaiono usurate dal tempo. Vedremo se quest’anno sarà quello buono per procedere in tal senso. Noi di Vibonesiamo vi terremo, come sempre, aggiornati.
MarioVallone
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