RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Spett.le Redazione,
anche se non sono nata a Tropea, mi sento tropeana in tutto e per tutto. Oggi mi vedo costretta a porre alla Vostra cortese attenzione delle GRAVI quanto ingiustificate problematiche che affliggono il centro storico e che fino ad oggi non trovano adeguata risoluzione. Sto parlando della spinosa quanto vergognosa questione del metano. Sono passati oltre quattro anni da quando le tubazioni sono state messe a dimora e lasciate riposare in pace. Eppure questo è un servizio che gli abitanti della zona nuova di Tropea godono da tanti anni, per dei privilegi che a noi del centro storico sono preclusi evidentemente. Loro sono cittadini tropeani di serie A, e non me ne vogliono questi compaesani, loro sono stati più fortunati, noi infatti apparteniamo, per delle diatribe tra il comune e le belle arti, alla categoria più infima, meno della B. Eppure noi ( insieme a me tanti altri lamentano questo disagio) siamo il cuore del centro storico, siamo i custodi di tradizioni che hanno visto generazioni tramandarsi usi e costumi tesori di inestimabile valore sociale e umano.
Il metano per noi è una dolce chimera; non riusciamo a capire come una cassetta possa costituire un ostacolo insormontabile quanto impossibile. Eppure sia il comune che le belle arti si palleggiano a vicenda, adducendo mille pretesti, mille scuse per non risolvere un problema di primaria importanza. E’ dallo scorso anno, che almeno due volte al mese, vado nell’ufficio del Sig.Sindaco, presente spesso anche l’Architetto comunale, a chiedere, a supplicare di risolvere questa vergognosa ingiustizia. Niente da eccepire per quanto riguarda l’accoglienza e l’ascolto del Sig.Sindaco sempre disponibile a ricevermi e al quale va tutta la mia sincera stima. Però io oggi, oltre a non riuscire più a sostenere la gravosa spesa del gasolio per riscaldamento, devo quanto prima smantellare tutto l’impianto di riscaldamento perché al suo posto deve essere ubicata una piattaforma elevatrice per consentire a mio figlio disabile grave, una migliore condizione di vita sotto tutti gli aspetti. Eppure una semplice cassetta sia essa gialla verde, blu ostacola un servizio di primaria importanza per una parte di tropeani che hanno l’unico torto di abitare nel centro storico, perché per il resto sono uguali a tutti gli altri cittadini, anche se purtroppo veniamo privati dei più elementari servizi. A questo proposito è bene che si sappia che da parecchi mesi veniamo anche privati del ricevimento della posta. Quando va bene ci viene recapitata una volta alla settimana; è impensabile che in un paese civile questo avvenga, neanche fossimo nel terzo mondo, eppure siamo andati sulla luna, ma per noi del centro storico queste sono solo barzellette che ci fanno piangere amaramente.
Come tropeana mi sento di gridare con forza, a chi di dovere, di dare finalmente ai cittadini del centro storico un servizio ormai indispensabile e utile!
Tiziana Cicciò