Nei giorni scorsi -informa una nota della Prefettura- si è tenuta, convocata dal Prefetto Michele di Bari, una riunione tecnica di coordinamento delle Forze di Polizia, cui hanno partecipato anche il Presidente del Tribunale di Vibo Valentia, Dr. Roberto Lucisano ed il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia, Dr. Mario Spagnuolo, per l’esame della situazione dell’organico giudiziario. Al riguardo, il Presidente del Tribunale ha evidenziato la condizione di grave criticità determinata dai recenti trasferimenti disposti dal CSM, che vanno ad aggiungersi ad altri precedenti, in conseguenza dei quali il Tribunale registrerà una scopertura di organico tra i Giudici, pari addirittura al 60%, con la sostanziale impossibilità di rendere un servizio efficiente ai cittadini e ciò in concomitanza con l’arrivo di numerosi e gravi procedimenti relativi a presunti esponenti della criminalità organizzata.
La discussione ha evidenziato come la irrinunciabile esigenza di garantire la regolare e celere celebrazione dei processi finalizzata ad assicurare i diritti e le aspettative dei cittadini, nonché garantire la definizione delle importanti attività poste in essere dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia e dalla Direzione Distrettuale Antimafia, imponga la necessità di interventi urgenti volti a garantire l’efficiente funzionamento dell’organo giudiziario. La proficua attività svolta negli ultimi anni dal Tribunale di Vibo Valentia ha consentito di restituire una rinnovata fiducia nel sistema giudiziario, garantendo ottimali livelli di funzionalità che, l’attuale e drastica scopertura dell’organico dei Giudici rischia di mettere in seria discussione.
La particolare condizione del territorio vibonese, caratterizzato da un’elevata pervasività delle consorterie criminali e l’esigenza, resa ancor più stringente dalla specificità della realtà provinciale, di veicolare un messaggio rassicurante sia in termini di percezione della sicurezza da parte delle comunità, sia in termini di una forte presenza dello Stato, passa necessariamente attraverso un percorso che assicuri la effettività delle sanzioni, del ripristino della legalità e dei diritti violati. Le gravi difficoltà evidenziate sono state ampiamente condivise dal Prefetto e dai rappresentanti provinciali delle forze di Polizia, i quali hanno ribadito l’esigenza di una imprescindibile collaborazione interistituzionale.
Il Prefetto, inoltre, nel manifestare la più ampia disponibilità, ha assicurato il proprio interessamento finalizzato a sensibilizzare, a livello centrale, la adozione delle necessarie misure volte a superare la problematica esistente.
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