I grandi nomi non hanno l’aspetto del fuoco, ma piuttosto vivono sotto cenere, nei meandri dell’anima dove la vita è più comprensibile che altrove… Sì, perché l’esame di coscienza sulla vita, quando ti tocca, ti arriva da una profonda riflessione… forse filosofica… nella quale ti rintani, al focolare, come nel caso dell’assoluta scoperta cartesiana del Cogito.
La morte del collega Alessandro Bozzo fa pensare ad una persona che ultimamente, incapace di darsi spiegazioni sulle stranezze della vita e del mondo, ha scelto una conseguente fatalità… La sua “Figura Triste” mi ricorda tanto la “Triste Figura” di un altro grande giornalista che ci ha lasciato anzi tempo: Enzo Vellone!! Che come Alessandro è stato cenere… ma di quella che il fuoco lo annienta!!
GRANDI!
Bruno Greco
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