Il nostro valente collaboratore di Zungri, Framcesco Fiamingo, ci ha pregato di dare spazio a quello che lui definisce “un talento naturale della poesia”: Anselmo Ciluzzo, zungrese che da 20 anni vive in Australia. Nel prosieguo trovate informazioni su di lui e sulle sue ultime pubblicazioni…
Chi l’avrebbe mai immaginato che dovevo cimentarmi nella scrittura. Appartengo alla grande famiglia degli artigiani: muratore, dalla terza generazione. Infatti coloro che intraprendevano questo lavoro, sotto la guida del “mastro” maestro, erano chiamati discepoli. Era un tirocinio che durava 5-10 anni, secondo la capacità dell’apprendista; alcuni lo completavano, altri lo lasciavano per la dura disciplina e rispetto verso il maestro, il quale insegnava non solo l’uso, la posa, e il calcolo dei materiali, ma anche l’educazione in se stessa. Devo ammettere che sono stato fortunato in questo, perché ho avuto il mio papa: Francesco, con i miei zii: Antonio e Raffaele, anche loro maestri muratori. Dopo questa parentesi personale, posso esprimere la mia contentezza per questa bella esperienza culturale e devo convenire che le vie del Signore, Gesù Cristo, Maestro e Signore della vita, sono infinite; e a Lui rivolgo il mio pensiero e la mia gratitudine sempre.
Anselmo Ciluzzo
Versi tratti dal libro “Omaggio alla Bellezza”
Saluto te
Offro il mio saluto alla luce
Con le sue albe e tramonti e alla notte che,
con il suo firmamento, ci aiuta a scoprire
una piccola parte di questo infinito universo.
Saluto l’amicizia,
quella vera e cara a tutti.
Saluto il canto,
sentimento di gioia.
Saluto il nobile pensiero,
espressione di maturità intellettiva.
Saluto il nobile pensiero,
espressione di maturità intellettiva.
Saluto la tenera età infantile
quello stadio di semplicità
tutt’ora amato e manifestato.
Madre Natura
Saluto te Madre
Dai profondi silenzi.
Con i tuoi scenari,gli arcobaleni,
gli spazi immensi.
Ci incanti con i tramonti.
Ci affascini con le stagioni.
Ci soddisfi con i frutti.
Ci allieti con i canti.
Ci spaventi con le tempeste.
Ci meravigli con il manto bianco.
Sì ! Ti offro il mio saluto
Madre dei tanti sospiri,
che mi culli, mi nutri,
offrendomi ogni giorno la tua vita
per realizzare la mia.
“Un Laico Impegnato”
Incontro con Anselmo Ciluzzo (Novembre 2008)
Tratto dal sito www.Poro.it
di Francesco Fiamingo
Anselmo Ciluzzo, nato a Zungri nel 1952 di professione muratore, è residente in Australia dal 1993; recentemente è ritornato a Zungri, per trascorrere un breve soggiorno con i suoi famigliari ed amici. Abbiamo avuto modo d’incontrarlo e parlare di un periodo della sua gioventù che l’ha visto impegnato in attività sociali, dalle cui meditazioni è maturata l’idea di scrivere il libro “Dedicato a Te”, pubblicato da “Calabria Letteraria Editrice”. Un libro ricco di poesia, riflessioni, amore per chi soffre, amore per la vita che ci circonda e per il Creatore, un seme che ha attraversato la comunità locale in modo superficiale, senza che ricevesse la dovuta considerazione. Dalle pagine del sito Poro.it riproponiamo il testo alla pubblica attenzione, estrapolando anche alcuni dei versi più toccanti, in esso contenuti, insieme ad una lettera aperta che Anselmo ha voluto lasciarci.
Grazie Anselmo
Premessa
Dedicato a te, è semplicemente una raccolta di pensieri, stati d’animo: scritti dal 1975 al 1985. Dedicato alle persone semplici, a coloro che soffrono che non si scoraggiano, ma che possono trarre, da questi, beneficio per conoscere di più.
Questa raccolta è frutto di esperienze vissute, sofferte, e chi legge può benissimo rivivere le stesse tappe, che hanno visto protagonista, tra gli ostacoli della vita, l’autore.
Dedicato ai non nati, ai non amati, ma soprattutto dedicato a coloro che danno con Amore, perché Amare è la vera ricompensa, del dono gratuito, cui l’atto comporta.
Ascolta fratello e ricorda che tutto ti è dato da ciò che ti circonda, impara ad apprezzare la dolce melodia della vita, dì più in ciò che credi sia inutile, poiché dovrai iniziare prima da quelle, se vuoi salire quella che i grandi Maestri chiamano: montagna.
In queste poche parole, forse, non vi è nemmeno un inizio, ma apprezzale lo stesso, anche queste, insignificanti, parole potranno esserti utili.
Dedica del tempo per te stesso, potrai conoscerti meglio e scoprire, in te, un meraviglioso mondo che nemmeno la tua immaginazione può contenere, ma sappi che esso è racchiuso in te.
Il mondo in cui vivi, non è altro che un’illusione che porta lontano dal suo aspetto reale, poiché manchi di un qualcosa, scoprila e un altro mondo vedrai e ivi tu sarai.
L’autore
Versi tratti dal libro
A te fratello
Vorrei gridare con tutta la mia voce a te fratello, per cercare di farti conoscere, la natura che ci circonda e che è in noi.
Ti sei mai chiesto: quale fuoco unifica le sillabe, sulla nostra lingua, in parole, in discorsi ?
Quale forza, fa alzare le nostre braccia per indicare il cielo e ciò che è in esso ?
Non ci siamo mai chiesti tutto ciò, soltanto un ricordo nella nostra mente, quando quel giorno abbiamo incontrato.
Quel cieco, che tanto ama la luce.
Quel muto, che vorrebbe sentire il suono della sua voce.
Quel sordo, che avrebbe voluto ascoltare il canto della vita.
Quel paralitico, che rimarrebbe volentieri scalzo. Eppure, abbiamo sempre cercato di allontanare questi attimi di vita, ma essi ritorneranno in perpetuo affinché noi, possiamo comprendere.
Se nella gioia di qualcuno
Se nella gioia di qualcuno,
può esserci la chiarezza
nel dire parole di altre età,
forse la mente di chi ascolta,
scavando nella profondità del proprio animo,
può trovare quel minuzioso varco
e cominciare un nuovo cammino
per la strada fino allora sconosciuta.
Questo è il nostro intento:
che fra le molte, ci sia una sola parola,
che possa colpire e sradicare in colui che ascolta,
la paura di uscire da quella penombra
e finalmente contemplare,
ciò che è la vita nella sua essenza.
Senza dover credere a delle assurdità
e alle moltitudini ideologie
che hanno lo scopo di far sostare
la mente di ogni uomo.
Lettera Aperta di Anselmo Ciluzzo – Novembre 2008
<< Sono lieto di poter descrivere un periodo della mia vita nella comunità del mio paese natio, Zungri.
Il periodo della mia presenza nella comunità inizia subito dopo il servizio militare (di leva): 1973, fino al giorno della mia partenza in Australia: 1993.
Più o meno un ventennio, un lungo periodo, ma per me sembra proprio ieri. Naturalmente quanto segue è solo una sintesi, alcune tappe, altrimenti ci sarebbe molto da raccontare.
Durante il periodo della mia infanzia: terza, quinta elementare, assieme ai miei coetanei ci preparavamo per la prima comunione, quindi ogni Domenica era dedicata al catechismo con le suore. L’Arciprete Fiamingo era sempre vigile in chiesa e noi ragazzi ci alternavamo nella funzione di chierichetti per la S. Messa. Ricordo benissimo che, finita la S. Messa, l’arciprete si appoggiava a noi ragazzi per salire la strada che conduceva verso la sua casa, questo perché accusava il peso degli anni. Appena arrivati allungava la sua mano in un cofanetto della vetrina e prendeva un pugno di 5-10 lire che dava a noi ragazzi, così faceva con i biscotti o la frutta, prima di congedarci.
Questi ed altri piccoli gesti erano i semi dell’Arciprete, che poi avrebbero fatto maturare, attraverso gli anni, tantissime persone. Erano gli anni ’74, avevo da poco concluso il servizio militare e proprio allora si erano verificati degli incontri particolari, straordinari… che hanno dato una svolta, una trasformazione sul modo di vivere la mia vita.
Così, ho iniziato con i primi manifesti murali, collegando realtà di vita della comunità, con gli esempi citati nel Vangelo, dal Buon Maestro; Naturalmente gli appunti erano corretti dall’arciprete Pietropaolo. Negli anni successivi sono invitato a Marsala dal Centro Studi Fratellanza Cosmica (di Marsala) da li ha inizio la mia prima esperienza, come visitatore negli studi della radio, ed inizia così una corrispondenza con il gruppo di Marsala guidato da Salvatore Paladino, (premetto che il gruppo era vegetariano). Dopo poco tempo decido, a gradi, di essere vegetariano; a gradi perché dapprima lascio la carne, poi il pesce, poi le uova.
In seguito matura in me l’idea di far visita agli ammalati, agli handicappati, per un periodo da solo, poi si unisce un altro ragazzo: Pino Sorrentino, attualmente P. Giuseppe (dell’Ordine missionari Oblati… poi ancora altri ragazzi: Egidio M. – Domenico G. – Nicola L – Pino R.
Viviamo momenti belli, insieme, e di tanto in tanto scendiamo a Briatico: dai missionari del S. Cuore, con allora P. Aniello: giovane prete carismatico e P. Lorenzo che tutti oggi conoscono alla casa del Padre di Potenzoni. Col passare del tempo ognuno prende la propria via: del lavoro, degli studi. Mi ritrovo solo ma continuo l’incontro con gli ammalati e con Padre Lorenzo, a Briatico, in lui trovo: innovazione, concretezza e carisma (Prov. consuma la soglia della porta del saggio). Si instaura un rapporto di amicizia, offrendomi la sua disponibilità nell’ascoltare i miei problemi giovanili. Vivevo un periodo di trasformazione, alla ricerca di risposte ai miei perché sulla sofferenza e sulla vita; ma anche momenti bellissimi, di gioia, che mi caricavano di energia, non tanto fisica quanto morale.
Negli anni, ‘80 si instaura in Zungri una radio locale (Radio Studio ’88) così ne approfitto per presentare un programma settimanale, sulla scia che avevo visto fare dai ragazzi del C. S. F. C. di Marsala, intitolato, “Impariamo a conoscerci”. Naturalmente richiedeva un po’ d’impegno per la ricerca dei testi, ma devo dire che era sempre una soddisfazione sapere che il programmino era seguito. Tutto questo è durato per un certo periodo, poi la radio chiuse per motivi finanziari. Nell’estate del 1981 incontro Lisa, che dall’Australia viene a Zungri per visitare la sua nonna paterna, Elisabetta.
Lisa è una ragazza vivace, simpatica; Ci incontriamo attraverso un incontro di gruppo, poi ritorna gli anni successivi, così abbiamo l’opportunità di conoscerci meglio. Nell’85, alla fine dell’estate, decidiamo di sposarci. Nell’87, nasce Alessandro in Australia e nell’ 89, Selenia a Vibo Valentia.
Queste tre date, racchiudono dei momenti molto particolari, che mi auguro ogni coppia viva nel pieno della consapevolezza, anche del viaggio sorpresa o meglio miracolo della natura che tutto ad un tratto, non credendo a ciò che si vive, porta un altro piccolo essere, arrivato su questo mondo a condividere con te e la tua compagna, la vita.
Momenti straordinari e anche momenti strazianti che provano le tue forze, ma soprattutto ti regalano anche l’entusiasmo di essere utile per un processo di crescita, insieme, giorno dopo giorno e così si instaura un rapporto unico per costruire quel nucleo definito: Famiglia.
Dall’89, al ’92, escono tre opuscoletti.
Il primo in collaborazione del gruppo dei ragazzi sopra citati, viene ciclostilato con l’aiuto del sindaco, insegnante Pasqualino Mazzitelli.
Il secondo, da solo, con la partecipazione di p. Lorenzo per i disegni ed è lui a ciclostilarlo poi io a distribuirlo alle famiglie.
Il terzo non viene ciclostilato.
Nel 1992, Lisa parte per L’Australia, con i ragazzi, mentre io rimango ancora per un altro anno in paese; ed è in questo periodo di silenzio intorno a me, che nasce l’idea di pubblicare il libro: “Dedicato a te”. Un lavoro serale, fino a tardi, alla ricerca di foglietti ormai ingialliti, appunti che leggo e rileggo con l’intento di dare solo il meglio. Poi li batto a macchina e alla fine completato il lavoro e lo presento all’editoria.
Come potete ben capire, da questi brevi appunti, un libro non si pubblica dalla sera alla mattina. E’ un continuo seminare, lavorare, anno dopo anno come l’esemplare personaggio di cui ho parlato all’inizio, senza aspettarsi nessun risultato o raccolto, ma lo si fa perché si ritiene buono, giusto. La realizzazione, è stata una grande emozione, gioia, che ho condiviso, ringraziando sempre, il Signore della vita.
Alla fine del ’93, mi ricongiungo alla mia famiglia in Australia, un po’ triste di lasciare famigliari e amici, ma contentissimo di aver lasciato una parte della mia vita, la migliore, al mio paese natio. In questi quattordici anni che mi trovo in Australia, cerco di avere il tempo di corrispondere con familiari e amici, in particolare con Salvatore Paladino di Marsala, tuttora amico e… fratello spirituale, Concetta Accorinti di Zungri, che è una persona esemplare di vita nella sofferenza. Così pure con le tantissime altre persone che non ho elencato, ma che sono nella mia mente e che ringrazio di avermi aiutato a crescere. Nel concludere penso che ognuno di noi, a qualunque ceto sociale appartiene, dopo aver preparato il suo terreno deve seminare, poi il Signore della vita, “Gesù Cristo”, darà il premio del raccolto. Il mio grazie sempre, allo Spirito di vita, per l’aiuto che in ogni momento mi offre per continuare nel cammino. In ultimo ringrazio Francesco Fiamingo, che attraverso il sito www.poro.it, mi ha fatto condividere con tutti voi, anche se in breve, una parte della mia vita. >>
Anselmo Ciluzzo
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