All’indomani del Consiglio comunale che ha ratificato il nuovo protocollo d’intesa con la Provincia per l’erogazione del finanziamento che consentirà l’ammodernamento e l’adeguamento infrastrutturale del Palarcobaleno, il sindaco della città napitina, Gianluca Callipo, e l’assessore ai Lavori pubblici Maria Pascale, tornano sull’argomento per rimarcare il raggiungimento di un obiettivo già indicato a suo tempo in campagna elettorale e oggi rivendicato con orgoglio.
«Sulla questione siamo stati sempre chiari e netti – afferma Callipo -. Non avrebbe avuto senso spendere un milione e 200mila euro per un nuovo Palazzetto dello Sport mentre tutti gli altri impianti comunali finivano in malora per mancanza di fondi, meglio impiegare i soldi disponibili per completare e mettere a nuovo tutte le strutture sportive esistenti, compreso il Palarcobaleno, che ha le potenzialità per soddisfare appieno le esigenze di atleti e pubblico. Tanto più che le somme a disposizione rischiavano di rivelarsi insufficienti per una struttura ex novo, senza parlare dei costi di manutenzione e gestione che questa avrebbe comportato. Il rischio concreto era quello di avventuraci sulla strada di un’opera destinata a rimanere incompiuta o inutilizzata, perdendo nel frattempo l’opportunità di fare qualcosa di davvero utile per la città». Da qui la scelta di adottare una strategia diversa, ma soltanto dopo aver ascoltato le società sportive, con le quali sin da giugno il Comune ha avviato un confronto serrato sulla questione.
«La decisione che abbiamo assunto è stata pienamente condivisa dai diretti interessati – conferma l’assessore Pascale -, cioè le stesse società sportive che fruiscono dell’impiantistica sportiva comunale. Quasi tutti hanno condiviso l’urgenza di promuovere una massiccia campagna di ammodernamento e adeguamento delle strutture esistenti, considerando non prioritaria la costruzione di un nuovo Palasport, che resta comunque nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale, che infatti rimane proprietaria del progetto, strumento che potrà essere utilizzato in futuro per ottenere finanziamenti regionali o nazionali finalizzati alla realizzazione di un nuovo impianto, ma soltanto quando le condizioni economiche e di contesto generale saranno favorevoli a un intervento di questo tipo».
Inoltre, eventuali introiti derivanti dalla pubblicità e dalla vendita dei biglietti per manifestazioni ospitate nell’impianto, saranno divisi al 50 per cento con la Provincia. Un’ipotesi, quella della divisione degli eventuali ricavi, dettata dagli automatismi contrattuali tipici di queste convenzioni, che non impegna però il Comune a corrispondere somme fisse come ventilato dall’opposizione.
«Dire, quindi, che questo accordo depaupera una risorsa della città, come è stato affermato in Consiglio da esponenti della minoranza – continua Pascale -, serve soltanto ad alimentare l’ennesima sterile polemica nel tentativo di sminuire un risultato estremamente importante, essere riusciti, cioè, a rimodulare con la Provincia i termini dell’intesa, confermando l’erogazione del finanziamento in un momento di grande difficoltà finanziaria per la Pubblica amministrazione e preferendo completare e recuperare le strutture esistenti prima impegnarsi nella costruzione di nuovi impianti».
Contestualmente all’adeguamento infrastrutturale del Palarcobaleno, il Comune di Pizzo procederà all’ammodernamento delle altre strutture cittadine (campo sportivo Tucci, campetti di Sant’Antonio, palestra San Sebastiano, campi da tennis, impianti scolastici), utilizzando i 550mila euro (mutuo del 2009) destinati a cofinanziare per la parte comunale la costruzione del nuovo Palasport e ora svincolati.
«Mettere a posto questi impianti, completando e adeguando l’esistente, significa strapparli al degrado e restituirli alla piena fruizione da parte degli sportivi e delle società – conclude il sindaco Callipo -. Anche in questo caso non agiremo in solitudine, ma insieme al consigliere delegato allo Sport, Alessandro Cortese, coinvolgeremo i rappresentanti delle varie compagini e associazioni per programmare gli interventi da effettuare, pianificando con loro le priorità e la tempistica di esecuzione»
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