Da parecchi mesi nella frazione Gasponi l’amministrazione comunale drapiese ha costruito un “coso” (aiutatemi a dargli un nome). Questo coso si trova praticamente all’uscita del centro abitato, dal lato Drapia, proprio sulla strada provinciale che collega Gasponi al paese capoluogo.
In questo sito vi era una sorta di discarica per cui gli amministratori hanno pensato di “ripulire” questo spazio e quindi riqualificarlo (monnezze, tuttavia, ce ne sono ancora parecchie!).
Non capisco, comunque, perché, anziché creare solo un balconcino con una staccionata o magari con una semplice ringhiera, abbiano deciso di riversare in questo angolino quintali di cemento (notate anche il solito, immancabile, marciapiede). Non capisco, infatti, quale sia l’utilità, l’estetica e il significato di quel coso (perdonatemi ma non riesco a trovare un termine). Forse dobbiamo attribuire ad esso un significato simbolico o, mi vien da dire, occulto; forse chi l’ha progettato si è ispirato a qualche piramide dell’antico Egitto e, chissà, ha allineato questo “coso” a qualche corpo celeste. Chissà.
Ad ogni modo, personalmente non escludo che questo coso possa piacere; ognuno è libero di dire e di pensare quel che gli pare.
Quel che è certo è che si poteva riqualificare questo luogo spendendo meno, molto meno.
Sindacu….sempi cu stu cimentu!
MarioVallone
Ma a me sembra un altro coso come quello che c’èra a Brattiro nella piazzetta che poi lo hanno dovuto buttare perchè era un pericolo per la comunità, Ma perchè in questo periodo di crisi invece di aumentare le tasse comunali non si fermano buttare cemento per tutto il circondario e li diminuiscono cosi le famiglie possono spendere qualcosina in più nella botteghe del paese e dare respiro all’economia domestica e non ai cementificatori del suolo.
I nostri ragazzi non interessano agli amministratori Drapiesi. Solo il cemento e i soliti addetti. Bravo Mario, ti rinnovo la mia solidarietà e le mie competenze se servono
D’accordo che si poteva spendere molto molto meno facendo un lavoro diverso e sicuramente migliore anche esteticamente e con i soldi spesi dare qualche giorno di lavoro ai giovani,anche a pulire qualche strada di questi piccoli paesini . Comunque vieni chiamato l’isolotto
Un simpatizzante della nostra associazione ha inteso accogliere, in modo non convenzionale, la richiesta di aiuto da parte di Mario Vallone a trovare un nome al manufatto che “adorna” la strada per Drapia. A tal fine, ci ha consegnato un sonetto (si fa per dire) nel quale si perviene alla conclusione che quello utilizzato dal giornalista è, forse, il nome più appropriato. Col consenso dell’autore, lo riportiamo di seguito:
IL “COSO” DI GASPONI
Se vai a Drapia e il guardo volgi
a sinistra della strada,
là, nei pressi i Cicciu i Giorgi,
proprio lì dove digrada,
con sorpresa tosto ti accorgi,
prima ancor che altro accada,
che una costruzione scorgi,
domandandoti: a chi aggrada?
Nominare un tale oggetto
parmi fin troppo ambizioso;
è … una sorta di tempietto,
ma di più io dir non oso!
Mi convinco, al suo cospetto,
che convien nomarlo “coso”.
Uso del “coso”
Adesso che il nome gli abbiam
dato servirà trovar un uso ben appropriato.
Sia riparo per il vecchietto o il
bambino o ad una statua di un santino!
Sia per l’uno o l’altro il “coso” servirà
ad uno scopo!
Uso del “Coso”
Adesso che il nome gli abbiam dato
servirà trovar un uso ben appropriato!
Sia riparo per il vecchietto o il bambino
o ad una statua di un santino!
Sia per l’uno o per l’altro
il “coso” servirà ad uno scopo.