Pochissimo tempo è bastato per radunare una cinquantina di persone appena appurata la notizia dell’arrivo delle telecamere a Polia. Secondo un copione ormai consolidato, i giornalisti si sono presentati in paese per riprendere luoghi ed acquisire informazioni, più o meno invariate da tre anni.
Ad oggi, infatti, per quanto riguarda la disastrosa frana che ha spezzato in due il comune nulla è cambiato.
All’incontro con la stampa i medici di famiglia operanti sul territorio, il dott. Francesco Campisi ed il dott. Antonino Maglia, hanno fatto presente i continui rischi che vive la popolazione in buona parte anziana, specialmente quella isolata, causati dai ritardi nel raggiungere luoghi di primo soccorso.
Era presente anche il Sindaco Carmelo Bova, l’Assessore Domenico Amoroso ed il Consigliere Bruno Umbro.
Una mamma si è soffermata sulle difficoltà, per i ragazzi delle scuole superiori, di raggiungere l’autobus essendo la fermata a circa due chilometri di distanza. Simile l’intervento di un cittadino esasperato per l’indifferenza dimostrata dalle Istituzioni al caso.
Una donna direttamente interessata dal disastro che ha colpito la località Ponte Scuro tra Trecroci e Cellia di Polia (abita nelle vicinanze della frana) ha espresso piena indignazione per le risposte vuote di contenuti formulate dalle Autorità, ad ogni livello, finora investite del serio problema.
Decise le parole di un imprenditore edile, il quale ha precisato che, da subito, si è personalmente offerto, a collaborare al ripristino dell’importante via di comunicazione.
Un altro cittadino ha illustrato la difficoltà degli anziani a raggiungere la farmacia, l’ufficio postale, la sede comunale, posti nella frazione centrale e, distanti, quindi, oltre un chilometro dalle zone isolate.
“Subito dopo la tragedia”, ha precisato l’Assessore Amoroso, “il Comune si è adoperato celermente per regimare le acque a monte della zona in frana; la Provincia ha realizzato una bretella alternativa che consente il transito agli autoveicoli, mentre circa un mese fa, sono state fatte delle indagini geognostiche nell’area interessata dallo smottamento al fine di studiare la composizione del terreno, con gara espletata dal Commissario straordinario ed aggiudicata per l’importo di 16 mila euro”.
La popolazione, tuttavia, è stanca di aspettare.
Si aspetta, ora, la predisposizione del progetto esecutivo e, con i 700.000 € stanziati sin dal novembre del 2010, l’invocata realizzazione dell’opera.
Ancora andate a votare per questi imbecilli che badano solamente ai fatti loro e nulla importa delle condizioni in cui versano i piccoli centri e di cui si ricordano solo al momento del voto.
POTEVA ESSERE PIù INCISIVO.