E’ stato un successone lo spettacolo “In maniche di camicia” realizzato dai giovani di Carìa in occasione della festa di San Giovanni Bosco, un santo amatissimo che continua a restare nel cuore della comunità, nonostante l’esperienza salesiana si sia conclusa ormai da tantissimi anni con la chiusura della casa salesiana delle figlie di Maria Ausiliatrice avvenuta nel giugno del 2000.
Carìa continua, quindi, a seguire il carisma del santo che ha fatto della gioventù il nucleo della sua missione sacerdotale ed educativa.
Così è stato presentato lo spettacolo nell’introduzione: “I giovani hanno bisogno di sognare. In grande! Don Bosco si presenta in questa Commedia musicale come il modello del grande sognatore. È per questo che ancora oggi trascina schiere di giovani dietro di sé. Qui il prete dei giovani viene raccontato dai giovani, e raccontato ai giovani, proprio in questa prospettiva. Il racconto è fedele e cronologico, attraverso l’espediente del teatro nel teatro; i diversi quadri, che esaltano i fatti salienti della sua opera sociale e della sua santità, sono riassunti ognuno in una canzone, dal sogno dei nove anni fino alla sua realizzazione. La storia di don Bosco è una storia avvincente che insegna ai giovani come i sogni possano diventare realtà. Don Bosco era così: ecco perché può essere non solo un «maestro e un amico»…ma soprattutto un modello per i giovani, ricco di concretezza, tenace, determinato… capace di novità, coraggioso e incurante delle critiche dei benpensanti preoccupati di conservare la tradizione ma incapaci di leggere i segni di una nuova realtà sociale e culturale che imponeva nuove e lungimiranti prospettive di impegno pastorale. Un prete In maniche di camicia, operaio dunque, ma impegnato per la formazione culturale e spirituale dei «figli del popolo», profondo conoscitore della realtà sociale e in particolare giovanile del suo tempo”.
Lo spettacolo messo in scena a Carìa è stato rivisitato dai ragazzi, i quali hanno inserito in esso episodi tratti dalla vita del santo presentati attraverso alcuni video non presenti nell’opera originale, episodi che hanno regalato al numeroso pubblico presente in sala momenti di profonda commozione.
La cosa più bella per il sottoscritto e per coloro che hanno curato insieme a me lo spettacolo (Annalisa Fusca, Maria Russo, Caterina Pugliese, Elisabetta Naso, Giuseppe Di Bella) è stato constatare come la figura di don Bosco sia presente nel cuore delle nuove generazioni cariesi: ciò dimostra che in tutti questi anni si è lavorato bene e che il sogno di don Bosco a Carìa continua.
Il mio ed il nostro grazie va a tutti i quaranta giovani che hanno preso parte allo spettacolo; ma il grazie più grande va a don Bosco che realmente vive e si rende presente in questa Comunità.
Francesco Pugliese
Alcune immagini dello spettacolo scattate da Annalisa Fusca.
Complimenti Francesco giornalista, per l’articolo!