“Un confortevole biglietto da visita quello presentato dalla dottoressa Maria Pompea Bernardi, neo commissario dell’Azienda Provinciale Sanitaria che nel corso della iniziale conferenza stampa di lunedì ha avviato un interessante rapporto con il mondo vibonese della comunicazione.
Nelle intenzioni della neo inviata del Presidente Giuseppe Scopelliti il rispetto della doverosa informazione al cittadino. Obiettivo tradito in pieno dalla ex Commissione straordinaria del Ministero dell’Interno, come si ricorderà composta da Vincenzo Indolfi, Rosanna Bonadies e Marco Serra, che ha lasciato da qualche settimana gli uffici di Palazzo ex Inam, dopo essere arrivata, diciotto mesi addietro, in punta di piedi, aver gestito la sanità vibonese in punta di piedi ed essersene andata in punta di piedi, senza aver dato, minimamente, conto alla popolazione dell’operato.
Immaginiamo che la rabbia dell’opinione pubblica vibonese, e perché no anche degli addetti ai lavori, che sicuramente è possibile leggere ancor oggi sul proprio volto, è che la troika nominata dal Viminale si è beccata, tra l’altro, l’indennità che loro competeva alla faccia di ogni invito allo spending review!
Per cui ancor oggi, alla luce di una mancata comunicazione sull’attività di gestione prodotta dalla stessa Commissione, non è dato sapere se il motivo che l’ha portata al vertice aziendale, ovvero per accertare presunte infiltrazioni mafiose all’interno dell’Asp, resta tuttora in piedi.
E’ quel che dispiace è che né il Commissario per l’emergenza sanità in Calabria, il Presidente della regione Calabria Giuseppe Scopelliti, né il Presidente della Commissione Sanità, Nazzareno Salerno, hanno mosso un dito per veder chiarito un dubbio che non può non averli interessati.
Dunque una pagina triste, i diciotto mesi di Indolfi, Bonadies e Serra, quella scritta sul libro della sanità vibonese che difficilmente verrà cancellata così in fretta.
Certo le carta di credito avanzata nelle ultime ore da Maria Pompea Bernardi va assunta con il beneficio dell’inventario e molta prudenza.
Chi è dentro al sistema politico sanitario si domanda ancor oggi perché la stessa è stata nominata con decreto di Commissario e non di Direttore Generale ? Credo abbiamo anche il diritto di sapere perché è stata “scoperta” a Parma ? Quali insufficienti garanzie ha offerto, almeno per il momento, al Presidente Giuseppe Scopelliti, il profilo della lista degli aspiranti direttori generali presenti nell’apposito elenco Calabria ?
Il tutto tenendo presente che il curriculum dell’attuale Commissario dell’Asp non appare, con tutto il rispetto, trascendentale e che la sua nomina lascia, comunque, dubbi proprio per il sistema utilizzato dallo stesso Giuseppe Scopelliti che continua ad utilizzare la “cultura del Commissariamento” per la delicata situazione in cui versa la sanità pubblica vibonese.
La Cisal, comunque, prende atto della ideale disponibilità di Maria Pompea Bernardi che lancia un intelligente segnale sul percorso dei rapporti con il mondo vibonese dell’informazione ed offre la propria attenzione ed il proprio impegno in direzione del dichiarato nuovo modo di fare sanità sul nostro territorio.
Il Commissario dell’Asp sa già che non sarà facile. Una volta effettuata la dovuta e necessaria opera di ricognizione dovrà guardare con estrema accortezza all’attuale sistema organizzativo ospedaliero e territoriale che presenta pecche ancor oggi ineludibili.
Sa anche che il personale ha bisogno di essere rimotivato attraverso una rivisitazione dell’impianto dei servizi e della erogazione delle prestazioni, tenendo presente la necessità di affidarsi ai contenuti della spending review, assicurando la più immediata e piena pulizia al sistema delle consulenze e di chi possiede, in questo momento, un qualsiasi rapporto a tempo determinato che l’uscente Commissione ministeriale ha evitato di considerare.
Senza dimenticare che all’opinione pubblica vibonese in questo particolare momento interessa un solo obiettivo: garantire l’erogazione dei servizi sanitari in un clima di rinnovata condivisione di progetti ed idee, in attesa della realizzazione del nuovo presidio e con la utile collaborazione dell’Ordine dei medici che ha dimostrato, più dio quanto non abbia fatto in passato, di avere a cuore il futuro della sanità sul nostro territorio.
Grazie.
Cordiali saluti.”
Filippo Curtosi