Il consigliere comunale, Franco Saragò del gruppo “Il Girasole”, ha presentato una interrogazione indirizzata al Sindaco del Comune di Ricadi in ordine alla mancata applicazione della legge 100 del 13/07/2012. La norma impone a tutti comuni di adeguare i piani di protezione civile ai nuovi dettami legislativi e, allo stesso tempo, l’approvazione degli stessi con deliberazione consiliare, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge (i piani devono essere redatti secondo i criteri e le modalità di cui alle indicazioni operative adottate dal Dipartimento della Protezione Civile).
Saragò ha messo in evidenza che, nonostante il termine imposto dalla legge per l’approvazione dell’importante strumento sia stato fissato al 14 ottobre del 2012 e nonostante la Prefettura abbia diffidato i comuni inadempienti a procedere in merito entro il termine ultimo del 14 dicembre scorso, il Comune di Ricadi non ha provveduto ad adempiere in merito.
Una inadempienza ritenuta molto grave dallo stesso consigliere in considerazione del fatto che il Comune di Ricadi è un territorio esposto a grave rischio sismico ed idrogeologico e che detto rischio è indubbiamente amplificato dal disordine urbanistico che, sempre a detta di Saragò, appare del tutto evidente specie in alcune aree in prossimità delle spiagge.
Saragò, inoltre, ha voluto sottolineare che il letto di molti canali di scolo e corsi d’acqua risulta ristretto e in alcuni casi tombato ed incanalato in sezioni non adeguate a contenere i reflui in caso di precipitazioni di forte intensità e che in alcune aree costiere del comune ed in particolare nella borgata di S. Maria nonostante si registri un elevato insediamento residenziale e turistico ricettivo non vi è una rete viaria idonea a garantire un’immediata via di fuga in caso di calamità naturale.
Nella interrogazione, inviata per conoscenza anche al Prefetto, Saragò ha aggiunto che, nonostante i rischi a cui è esposto il territorio e nonostante le innumerevoli attività ricettive esistenti, non risulta avviata una concreta ed adeguata attività finalizzata a mitigare il rischio idrogeologico.
Saragò ha anche invitato il Sindaco a non ricorrere alle associazioni di protezione civile solo per il servizio d’ordine durante le processioni, le sagre paesane e le feste padronali, ma di avviare , per come previsto dalla legge, una adeguata attività d’informazione alla cittadinanza su comportamenti individuali e collettivi da adottare in caso di emergenza.
In conclusione il consigliere del gruppo Il Girasole ha posto al Sindaco alcuni quesiti, chiedendo in particolare:
1) Se esiste un piano di protezione civile e in caso affermativo in che data è stato adottato e se lo stesso è stato oggetto di adeguamento nel corso degli anni ;
2) Quali motivi hanno impedito alla S. V., anche nella qualità di Presidente del Consiglio, di adempiere ad una precisa disposizione normativa ovvero di adeguare il piano di protezione civile ai nuovi dettami normativi e di provvedere alla sua adozione entro i termini previsti dalla legge;
3) Se non ritiene che ciò possa essere di nocumento alla popolazione;
4) Per quali motivi non ha ritenuto avviare un’adeguata attività d’informazione alla cittadinanza sui comportamenti individuali da adottare in caso di emergenza;
5) Quali provvedimenti intende adottare in concreto per mitigare il rischio, amplificato nel comune di Ricadi dalle condizioni sopra descritte.
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