«L’istituto Nautico non è soltanto una scuola di eccellenza, ma coincide con l’identità stessa di Pizzo e con la sua vocazione marinara. Comprometterne l’autonomia dirigenziale e amministrativa significa quindi assestare un durissimo colpo all’intera comunità napitina. Non lo permetteremo».
È quanto ha dichiarato il sindaco Gianluca Callipo al termine della riunione alla quale ha partecipato l’altro ieri con il dirigente scolastico, le rappresentanze sindacali, docenti e studenti. Al centro dell’incontro la ferma e unanime opposizione alla bozza del piano provinciale di dimensionamento scolastico, che martedì prossimo dovrà essere discusso e deliberato dalla conferenza dei sindaci. Nel documento, varato dal commissario prefettizio che regge attualmente la Provincia, il Nautico viene accorpato a un istituto superiore di Filadelfia. Ipotesi che, dunque, sposterebbe nel territorio del comune limitrofo la gestione amministrativa dello storico istituto napitino, classificato tra le migliori scuole d’Italia, nell’ambito di uno studio condotto nel 2012 dalla Fondazione Agnelli in quattro regioni (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Calabria), su un totale di 145mila studenti.
Per consolidare la posizione del Comune e rendere esplicita l’opposizione a ogni ipotesi di accorpamento, la giunta Callipo ha approvato una delibera che mette nero su bianco le ragioni della protesta. Nel documento si legge che «la specificità dell’offerta normativa dell’Istituto Nautico impone la necessità di doverne salvaguardare l’autonomia e assicurarne la relativa dirigenza, in ragione della sua unicità nel territorio provinciale, delle sue caratteristiche di polo scolastico di eccellenza, anche con riguardo agli aspetti occupazionali che assicura ai propri studenti, nonché di scuola-simbolo della grande tradizione marittima di Pizzo, rinomata a livello nazionale e internazionale».
Un’eccellenza didattica e formativa che dà lustro all’intero sistema scolastico regionale, proprio come evidenziato dal citato studio Agnelli, pubblicato sul Corriere della Sera nell’aprile scorso.
Nella delibera di giunta, inoltre, si sottolinea la necessità di «dare continuità al percorso programmatico avviato dall’Amministrazione provinciale», prima che alla guida dell’Ente si insediasse il commissario prefettizio.
La Provincia, infatti, con il piano di dimensionamento approvato lo scorso anno, era riuscita a salvaguardare l’autonomia del Nautico, rafforzandone ulteriormente la capacità formativa. Strategia che ha consentito un aumento delle iscrizioni per l’anno didattico in corso, con la conseguente istituzione di quattro nuove classi, per un totale di circa 1.200 studenti. Scelte ribadite recentemente dall’Amministrazione De Nisi anche nella bozza che l’assessore all’Istruzione, Pasquale Fera, aveva approntato prima dello scioglimento del Consiglio provinciale che ha poi determinato l’inevitabile commissariamento dell’Ente.
Con la delibera approvata l’altro ieri, la giunta Callipo chiede di «mantenere nel territorio comunale di Pizzo la dirigenza scolastica attuale, costituita dalla Scuola dell’infanzia, dalla Scuola primaria, dalla Scuola secondaria di primo grado e dall’Istituto Tecnico Nautico», nonché di «accorpare le classi dell’Istituto Tecnico Commerciale presenti nel territorio comunale». L’atto, trasmesso alla Regione, al Prefetto, al Commissario provinciale ed a tutte le autorità competenti in materia di dimensionamento scolastico, rappresenterà la base programmatica del Comune nel corso del confronto che si aprirà martedì nell’ambito della conferenza dei sindaci.
«Siamo decisi a difendere strenuamente il Nautico – conclude il sindaco Callipo -, perché in gioco non c’è soltanto l’autonomia di una scuola che rappresenta la punta di diamante dell’offerta formativa vibonese, ma anche la storia e le tradizioni della nostra città».