Zungri, il sindaco incassa la fiducia

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Sette a sei. Non si tratta dell’aggiudicazione di un set al tie-break. Wimbledon, Roland Garros, Australia Open, U.S. Open, sono insomma estranei al risultato in questione. Teatro del conteggio, infatti, è stato il civico consesso che si è svolto nel capoluogo sito alle pendici del Poro. Il consiglio era stato convocato in via straordinaria per una mozione di sfiducia presentata da sei consiglieri. Sottoscrittori: tre consiglieri della precedente minoranza, quella risultata sconfitta alle ultime elezioni amministrative e tre dell’ex maggioranza che ormai sono fuori dall’alveo della coalizione che amministra il territorio. Dall’altra parte, sette consiglieri. Sei sono quelli dello schieramento che risultò vincitore alle amministrative del 2009 e uno di minoranza che non ha aderito alla mozione di sfiducia. La seduta ha registrato momenti di aspra discussione ed ha coinvolto molti degli amministratori in carica. Il capo gruppo di minoranza, Domenico Pugliese ha dichiarato: «Non ho memoria di una mozione di sfiducia contro il sindaco. Credo che nella storia zungrese non sia mai accaduto. Non è solo un problema di numeri ma, soprattutto, un nodo politico molto serio che dovrebbe condurre alle immediate dimissioni del capo dell’esecutivo e della giunta. L’azione amministrativa è deficitaria e non ha risposto alle attese dei cittadini». Domenico Pugliese ha poi indicato tutti i settori sui quali l’azione amministrativa è risultata sterile, fra cui «l’annosa vicende delle case popolari, arredo urbano, perdita della dirigenza scolastica, fallimento raccolta differenziata, questione ambientale legata all’elettromagnetismo». In conclusione ha sottolineato come «l’attuale esecutivo si regga su una maggioranza differente da quella che lo aveva eletto». Immediata la replica del presidente del consiglio Nicola Pugliese: «La mia posizione non è mai cambiata. Mi sono candidato per operare nell’interesse della comunità, indipendentemente dal ruolo svolto. Ho sempre seguito questa traccia e lo farò fino al termine del mandato. La mia posizione è ferma e coerente, autonoma e responsabile. Ho sempre avuto quale bussola del mio comportamento, l’interesse della popolazione zungrese che intendo, dunque, mantenere salda». Dal canto suo, il vicesindaco Caterina Gaudioso si è dichiarata «dispiaciuta per questa situazione di conflittualità che non giova a nessuno. Il rispetto verso ogni azione politica è incondizionato. L’auspicio è che dalla dialettica fra maggioranza e minoranza possano comunque emergere spunti positivi capaci di dare ulteriore slancio alla più che soddisfacente azione amministrativa già messa in cantiere dall’esecutivo». Infine il sindaco, Francesco Galati, ha respinto con fermezza tutte le accuse rivoltegli ed ha con altrettanta determinazione contrattaccato: «Ancora una volta, la minoranza registra una sonora sconfitta. La logica dei numeri, in democrazia, infatti, non è un dettaglio… E i numeri indicano l’esistenza di una maggioranza ben consolidata in seno all’amministrazione locale. E se è vero che la maggioranza non ha la composizione originaria, ciò vale anche per la minoranza! In realtà, l’attuale compagine ha registrato risultati importantissimi con ingenti finanziamenti già acquisiti dall’ente. La sconfitta odierna, del gruppo di minoranza dovrebbe indurre i consiglieri che la rappresentano a trarre le dovute conseguenze. Dopo l’ennesima sconfitta, la logica politica richiederebbe scelte coerenti e consequenziali. Ma indipendentemente da ciò, ribadisco che l’amministrazione attuale si regge sulla forza dei numeri, su quella della passione per la res pubblica e del costante impegno alla sua crescita».

Corrado L’Andolina

Pubblicato su Calabria Ora l’11 gennaio 2013, p. 33

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