Neale Donald Walsch saggista e giornalista che vive nell’Oregon, nel libro “Meditazioni da Conversazioni con Dio” ha scritto: «Sono gli anziani coloro che conoscono la verità e la vita, ciò che è importante e ciò che non lo è, nonché il vero significato di parole quali integrità, lealtà, onestà, amicizia e amore». Gli anziani, dunque, sono il serbatoio della memoria e delle emozioni, della conoscenza umana e dell’esperienza pratica. Proprio per tale ragione, meritano una particolare attenzione. È consuetudine consolidata che nel piccolo centro sito alle pendici del Poro, durante il periodo natalizio sia loro offerta una cena. Anche quest’anno, la tradizione è stata rispettata. In più, la cena è stata offerta anche ai disabili che vivono in loco. A farsi carico dell’organizzazione, la Croce rossa italiana, gruppo di Zungri. Coordinatore, il responsabile locale, Gioacchino Raffa, il quale ha affermato: «Con questo piccolo gesto, abbiamo voluto dedicare il nostro tempo e le nostre risorse umane ai nostri nonni, ai simboli viventi del passato. Nella certezza che da loro ci sia molto da imparare, in ogni ambito della vita. La Cri è vicina anche ai diversamente abili e testimonia il suo impegno con un’attenzione costante e permanente». L’iniziativa si è svolta nella mensa scolastica, lo scorso sabato. In merito, va aggiunto che le spese per la cena sono state finanziate dall’amministrazione comunale. Presente all’evento anche il primo cittadino Francesco Galati, il quale ha sottolineato: «Con quest’appuntamento, l’amministrazione vuole lanciare un segnale preciso; di amore, dedizione e cura di quei concittadini che rappresentano il passato ed hanno molto da insegnarci per il futuro. Una manifestazione -ha concluso- che nei giorni scorsi ha anche ricevuto il plauso dalla Presidenza della Repubblica tramite la Prefettura». Presenti anche altri amministratori: il neo assessore Vittoria Fiamingo, Caterina Gaudioso vicesindaco con delega alle Politiche sociali, l’assessore Francesco Mamone e il presidente del consiglio comunale, Nicola Pugliese. Ad animare il raduno una divertente e allegra esibizione dei “Giamberiani”, formazione di musica e cultura calabrese (proveniente dal Catanzarese) che ha coinvolto i presenti in gag, balli popolari (e non solo) e in molti momenti di umoristico cabaret. Una serata, insomma, all’insegna della tenerezza, della solidarietà e della spensieratezza. Il calore della gente di Calabria…
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 28 dicembre 2012, p. 34